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LA STORIA

Una catena di solidarietà per la donna che salva i cani

Dopo l’alluvione, il rifugio dei randagi distrutto

Una catena di solidarietà per la donna che salva i cani

Dieci cani e una vita dedicata agli animali in difficoltà. E la solidarietà di chi non intende lasciare da sola una donna che da sempre si batte per i più deboli.
Abbiamo raccontato la storia di Antonella, 65enne che vive a San Sebastiano da Po e che dieci giorni fa si è ritrovata, a causa dell’alluvione, a vivere un vero e proprio incubo.
Perché l’acqua e il fango hanno invaso casa sua, il piano terreno: quello dove vivevano i suoi cani, tutti animali anziani o con particolari patologie.


La donna li ha messi in salvo portandoli al piano di sopra, dentro la stanza che era la sua camera da letto e che adesso è l’ala dell’abitazione che la donna ha scelto per il ricovero degli animali. «Perché non mi fido più a tenerli al piano terra».
Per Antonella alcune associazioni si sono mosse per procurarle una cucina nuova, le sono state portate coperte per i cani, sono andati a sistemare com’è possibile il piano terra, raccogliendo i mobili rotti che verranno ritirati nei prossimi giorni.
È arrivato anche del cibo per i cani, quello non basta mai perché dieci animali sono difficili da sostentare - e la donna praticamente se ne occupa da sola. L’articolo ha fatto il giro del web e tra le persone che si sono offerte di aiutare c’è Graziella Porro, la speaker di Toradio: con la sua associazione anche lei vuole contribuire e adesso si sta occupando di raccogliere altro cibo per i cani di Antonella e di trovare qualcuno che possa dare una mano di bianco a quei muri del piano terra, appena saranno asciutti.
Come sta Antonella? Al telefono ci racconta che finalmente hanno di nuovo l’acqua - per giorni sono stati senza - e che diverse anime buone le sono state vicine. «Per me l’importante è che siano salvi i cani. Perché non me lo sarei mai perdonato. Ma c’è chi, in paese, sta peggio di me».

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