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Ambiente
26 Aprile 2025 - 11:00
Immaginate un angolo di natura protetta, un rifugio di biodiversità e bellezza, improvvisamente deturpato da cumuli di rifiuti che si accumulano senza sosta. È questo lo scenario che si presenta lungo la SP23, nel perimetro del Parco di Stupinigi, un'area che dovrebbe rappresentare un baluardo di tutela ambientale e che invece si trova a fare i conti con tre maxi discariche abusive.
Le discariche abusive lungo la SP23 non sono una novità. Da tempo le aree di sosta ai bordi di questa infrastruttura stradale, che collega Nichelino, Candiolo, None e si estende fino al pinerolese, sono diventate il triste teatro di un accumulo indiscriminato di rifiuti. Scarpe, scarti edili, giocattoli, plastiche, mobili e persino elettrodomestici ingombranti come frigoriferi giacciono abbandonati, creando un paesaggio surreale e desolante.
La presenza di queste discariche rappresenta un grosso problema ambientale. I rifiuti abbandonati non solo deturpano il paesaggio, ma rilasciano sostanze nocive che possono contaminare il suolo e le falde acquifere, mettendo a rischio la flora e la fauna locali. La biodiversità del Parco di Stupinigi, che dovrebbe essere protetta e valorizzata, è invece minacciata da questo degrado ambientale. Gli animali che abitano l'area possono ingerire o rimanere intrappolati nei rifiuti, mentre le piante possono subire danni irreversibili a causa della contaminazione del suolo.
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