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Freddi calcoli

Caldaie rotte e portafogli svuotati: così colpisce il tecnico-fantasma

Promette interventi urgenti, incassa con regolare fattura e poi sparisce, la truffa seriale che lascia le famiglie al gelo e con le tasche vuote

Caldaie rotte e portafogli svuotati: così colpisce il tecnico-fantasma

Non è un ladro improvvisato, né uno sprovveduto di passaggio. È un uomo che sa il fatto suo: arriva puntuale, si presenta come tecnico qualificato, parla con sicurezza, lascia ricevute con tanto di timbro e numero di partita IVA. Eppure, una volta incassato l’anticipo, si volatilizza. Letteralmente.

Accade da mesi nel ciriacese, tra Ciriè, San Carlo, Fiano, Mathi, Nole e Villanova. Una zona che sembra ormai la mappa di un raggiro ben architettato. Il copione è sempre lo stesso: il cliente contatta il tecnico per un guasto alla caldaia, lui arriva puntuale e professionale, diagnostica il problema e propone un intervento urgente. Si fa pagare in anticipo per ordinare i pezzi, promette di tornare nel giro di pochi giorni. Poi più nulla. Silenzio. Nessuna traccia del tecnico né dei pezzi, mentre le famiglie restano con le caldaie rotte e i risparmi volati via.

La vicenda è esplosa grazie a un post pubblicato su un gruppo social locale. Un racconto senza nomi, ma così preciso da generare una valanga di commenti. Decine di persone si sono riconosciute nelle dinamiche. Sempre lo stesso uomo. Stesse promesse, stessa modalità operativa, stesso finale: la scomparsa.

Chi è riuscito a ricontattarlo si è sentito raccontare storie degne di una sceneggiatura tragicomica: parenti malati, fornitori inaffidabili, furgoni in panne, errori bancari. Ma intanto il tempo passa, il freddo avanza e le caldaie restano mute.

Ciò che rende la truffa ancora più insidiosa è la sua apparente regolarità. L’uomo opera con una ditta intestata, emette fatture, compila moduli con intestazioni ufficiali. Tutto sembra in regola. E questo lo rende credibile. Talmente credibile da passare sotto il radar anche per lunghi periodi.

Ma non si tratta più di un caso isolato. Le segnalazioni sono ormai decine, e molte sono già sfociate in denunce formali. I carabinieri delle stazioni locali stanno lavorando per incrociare le testimonianze e verificare se ci siano gli estremi per un’indagine coordinata. L’ultima denuncia è stata registrata alla stazione dei carabinieri di Fiano appena ieri, e solo nei primi giorni di aprile si contano già almeno tre nuovi episodi.

Il sospetto, ormai fondato, è che dietro ci sia un disegno truffaldino ben strutturato, una vera e propria attività seriale. Un tecnico che ha sostituito il lavoro onesto con un’attività parallela, basata sul “freddo calcolo” delle vittime.

La raccomandazione, oggi più che mai, è di prestare attenzione. Verificare sempre le credenziali, cercare recensioni, chiedere referenze e diffidare degli anticipi non motivati. Perché dietro un volto professionale e rassicurante, può celarsi l’ennesimo truffatore di calore.

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