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Il fatto

Solitudine in Val Sangone: due vite spezzate nel silenzio delle montagne

Due uomini trovati morti in casa per cause naturali, la solitudine come unico testimone

Solitudine in Val Sangone: due vite spezzate nel silenzio delle montagne

Solitudine in Val Sangone: due vite spezzate nel silenzio delle montagne

In Val Sangone due drammi della solitudine si sono verificati a breve distanza l'uno dall'altro. 

Giovedì 1° maggio, i Vigili del Fuoco di Giaveno sono stati chiamati a intervenire in borgata Balangero, sopra la frazione Maddalena. La segnalazione è arrivata dal fratello di un uomo del 1976, preoccupato perché da giorni non riusciva a contattarlo. Quando i pompieri sono entrati nell'abitazione, hanno trovato il corpo senza vita dell'uomo, riverso a terra.

Il giorno successivo, venerdì 2 maggio, un altro episodio simile ha scosso la comunità di Forno di Coazze. Questa volta, i Vigili del Fuoco di Avigliana hanno trovato il corpo di un uomo del 1955, in una camera da letto in disordine. Nonostante il defunto fosse una persona riservata, aveva mantenuto buoni rapporti con i vicini, ed è stato proprio il loro allarme, lanciato dopo un paio di giorni di assenza, a portare alla tragica scoperta. Anche in questo caso, le indagini dei Carabinieri di Giaveno hanno confermato che la morte è avvenuta per cause naturali, senza segni di violenza o effrazione.

Questi due episodi, seppur distinti, condividono un filo conduttore inquietante: la solitudine.

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