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14 Maggio 2025 - 20:50
Ivrea
Ivrea si prepara a diventare un laboratorio di mobilità sostenibile, se ne è discusso in una sala dorata gremita, dove è stato presentato il masterplan, un progetto ambizioso che mira a trasformare radicalmente il volto della città entro i prossimi anni.
Il masterplan di Ivrea non è solo un insieme di progetti, ma una visione complessiva che punta a ridisegnare la città in chiave sostenibile. Tra le proposte più significative, lo spostamento del traffico dalla circonvallazione al Terzo ponte rappresenta un cambiamento cruciale per decongestionare il centro urbano e migliorare la qualità dell'aria. L'introduzione delle "zone 30", con un limite di velocità di 30 km/h, mira a rendere le strade più sicure e vivibili, riducendo i picchi di velocità che attualmente rappresentano un problema per la sicurezza stradale. La trasformazione della stazione ferroviaria in un hub della mobilità è un altro pilastro del piano. Questo progetto prevede l'integrazione di servizi di bike sharing e coworking, rendendo la stazione un punto nevralgico per il trasporto pubblico e privato. "La velocità media in città si attesta già intorno ai 19 km/h", spiega Paolo Ruffino, mobility manager di Ivrea. "I problemi sono i picchi di velocità. L’obiettivo è la creazione di una città più vivibile e sicura".
Un aspetto fondamentale del masterplan è il suo approccio partecipativo. L'assessore all'urbanistica Francesco Comotto sottolinea l'importanza di coinvolgere la comunità nel processo decisionale. "Questi progetti rappresentano la cassetta degli attrezzi, non si tratta di progetti calati dall’alto", afferma Comotto. Per questo motivo, sono stati organizzati incontri con i portatori di interesse, i rappresentanti delle scuole e i cittadini, per raccogliere idee, critiche e opinioni. Questo dialogo aperto è essenziale per garantire che le soluzioni proposte rispondano alle reali esigenze della comunità.
Ivrea, con i suoi 20mila abitanti, deve affrontare la sfida di gestire circa 120mila spostamenti giornalieri, molti dei quali di breve distanza. Questo dato evidenzia la necessità di incentivare modalità di trasporto alternative all'auto privata, come il potenziamento delle piste ciclabili e la fusione delle linee bus 2 e 6 con le rispettive varianti, per ottimizzare le corse e migliorare il servizio. La realizzazione di parcheggi in struttura, un'opzione già utilizzata con successo nel Nord Europa, potrebbe liberare spazi pubblici preziosi, come piazza Freguglia, restituendoli alla cittadinanza. Inoltre, la moderazione del traffico nei quartieri periferici, attraverso isole spartitraffico e chicane, contribuirà a migliorare la qualità della vita nei quartieri residenziali.
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