Cerca

tartufo

Trifolau piemontesi contro il Ddl S-1412: "A rischio la libera ricerca del tartufo"

Le associazioni piemontesi esprimono grande preoccupazione per il futuro a causa delle nuove restrizioni sul disegno di legge

Trifolau piemontesi contro il Ddl S-1412: "A rischio la libera ricerca del tartufo"

Le associazioni dell’Unione delle associazioni trifolau piemontesi hanno espresso forte preoccupazione per i contenuti del disegno di legge S-1412, in particolare per le possibili restrizioni alla libera ricerca del tartufo, considerata da sempre un pilastro della tradizione italiana.

Il presidente Agostino Aprile ha ricordato che il riconoscimento della Cerca e cavatura del tartufo come patrimonio culturale immateriale Unesco è stato possibile proprio grazie alla tradizione dei liberi cercatori, che tramandano questa pratica secolare. Secondo i trifolau, le nuove disposizioni del Ddl potrebbero compromettere questa libertà, favorendo invece le tartufaie controllate, riserve destinate a pochi e non accessibili ai cercatori indipendenti. Secondo i trifolau, lasciare eccessivo spazio alle tartufaie controllate metterebbe a rischio la passione e l’attività di gran parte dei cercatori di tartufo, impedendo loro di esercitare il proprio mestiere.

L’Unione delle associazioni propone dunque che le concessioni delle riserve vengano rilasciate direttamente dai Comuni, e non più dalle Province, permettendo così a ogni territorio di garantire l’accesso libero ai cercatori. Inoltre, viene sollevato il tema dei terreni demaniali e delle sponde dei rii demaniali, che – essendo destinati ai cittadini – non dovrebbero essere concessi a pochi, come invece prevede il disegno di legge. Un altro punto fondamentale riguarda la definizione di un calendario unificato per la raccolta delle diverse specie di tartufo, valido su tutto il territorio nazionale. Questo permetterebbe di contrastare le speculazioni e garantire la rigenerazione naturale delle tartufaie.

Le associazioni trifolau discuteranno queste tematiche con il senatore Giorgio Bergesio, primo firmatario del Ddl, che si è detto disponibile a ricevere osservazioni e proposte. L’incontro è previsto per il 19 maggio, con la partecipazione della Federazione nazionale associazioni tartufai italiani (Fnati) e del Centro nazionale studi tartufo. L’Unione delle associazioni trifolau auspica che si trovino soluzioni condivise, per tutelare non solo la tradizione, ma anche il patrimonio culturale e ambientale del tartufo in Piemonte e in tutta Italia.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.