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Ambiente

Allarme processionaria a San Benigno: quando la disinformazione crea panico

Cartelli fuorvianti e allarme infondato: il caso Hyphantria cunea a San Benigno Canavese

Processionaria

In un'epoca in cui le informazioni viaggiano alla velocità della luce, la disinformazione può diffondersi altrettanto rapidamente, generando confusione e panico. È quanto accaduto a San Benigno Canavese, dove martedì 1° luglio sono comparsi cartelli non ufficiali sulle recinzioni del Parco di Via Salvo D'Acquisto, avvertendo i residenti della presenza di processionaria del pino. Tuttavia, la realtà si è rivelata ben diversa: non si trattava della temuta Thaumetopea pityocampa, ma di Hyphantria cunea, una specie innocua per l'uomo.

Il sindaco Alberto Graffino è intervenuto prontamente per chiarire la situazione, sottolineando l'importanza di affidarsi ai canali ufficiali per evitare allarmismi ingiustificati. «Si prega di non fornire informazioni errate - ha dichiarato Graffino - si rischia di procurare allarme». In un mondo sempre più connesso, infatti, le notizie inesatte possono diffondersi rapidamente, alimentando paure infondate e creando un clima di incertezza tra la popolazione.

Hyphantria cunea: un insetto innocuo per l'uomo

Ma che cos'è esattamente Hyphantria cunea? Questo lepidottero, originario del Nord America, è presente da tempo in Italia, soprattutto nelle regioni settentrionali. Le sue larve si nutrono delle foglie di molte latifoglie, causando defogliazione, ma senza gravi conseguenze ecologiche. Sebbene possano rovinare l'estetica del paesaggio, non rappresentano un pericolo per la salute umana o animale. Gli adulti della falena compaiono in primavera, tra aprile e maggio, e depongono le uova sulla parte inferiore delle foglie. Le larve, crescendo, formano nidi visibili che inglobano le foglie danneggiate, ma i danni sono generalmente limitati.

Il comune interviene per eliminare le processionarie 

Nonostante l'innocuità di questa specie, le autorità locali hanno comunque deciso di intervenire per controllare la situazione. Il Comune di San Benigno Canavese ha avviato infatti una campagna di disinfestazione, che prevederà la rimozione dei nidi infestati e, quando necessario, l'uso di trattamenti larvicidi a base di Bacillus thuringiensis, un batterio innocuo per animali e persone. La lotta contro le larve si articolerà in due fasi: monitoraggio e rimozione dei rami infestati, e trattamenti biologici se l'infestazione è avanzata.

Un altro aspetto fondamentale sottolineato dall'Amministrazione riguarda la necessità di un intervento coordinato tra suolo pubblico e privato. «Per avere un buon esito, è essenziale che le azioni di disinfestazione siano estese anche alle proprietà private, per evitare recidive e minimizzare i rischi» ha affermato il Comune. La collaborazione dei cittadini è infatti cruciale per garantire l'efficacia delle misure adottate, oltre a per prevenire future infestazioni.

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