l'editoriale
Cerca
Salute
02 Luglio 2025 - 12:35
L'Università del Piemonte Orientale (UPO) ha annunciato con entusiasmo l'avvio ufficiale di Injectheal, un ambizioso progetto di ricerca internazionale che mira a sviluppare soluzioni innovative per il trattamento delle ferite croniche. Questa iniziativa di punta, coordinata dalla Professoressa Lia Rimondini, direttrice del Dipartimento di Scienze della Salute dell'UPO, rappresenta un passo significativo nel campo della medicina rigenerativa e della cura avanzata delle patologie cutanee.
Il progetto ha ottenuto un finanziamento eccezionale di circa 7,3 milioni di euro nell'ambito del prestigioso programma europeo Horizon Europe, con un costo complessivo di progetto che supera i 7,9 milioni di euro. Con una durata prevista di tre anni, dal 1° maggio 2025 al 30 aprile 2028, il team di ricerca avrà il tempo necessario per portare avanti gli studi e le sperimentazioni.
Una svolta nella cura delle ferite croniche
Le ferite croniche costituiscono una condizione clinica di grande rilevanza, che affligge una vasta percentuale della popolazione mondiale, con un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti. Queste condizioni persistenti non solo causano dolore e disagio, ma generano anche costi sanitari considerevoli per il sistema sanitario nazionale, a causa delle lunghe degenze, delle complicanze e della necessità di trattamenti prolungati.
Le attuali strategie terapeutiche, sebbene utili, presentano ancora limiti importanti, specialmente nel trattamento delle ferite profonde o "a tunnel", nel controllo efficace delle infezioni e delle infiammazioni persistenti, e nel supporto ottimale alla rigenerazione tissutale. Spesso, queste ferite faticano a guarire spontaneamente, portando a complicanze gravi e a un deterioramento dello stato di salute generale del paziente.
Il fulcro del progetto Injectheal risiede nello sviluppo di un idrogel iniettabile 4D. Questa tecnologia avanzata è concepita per il rilascio mirato e controllato di principi attivi direttamente nelle ferite complesse, fornendo un supporto fondamentale ai processi di rigenerazione tissutale. L'idrogel avrà un ruolo cruciale nel contribuire alla riduzione dei processi infiammatori e infettivi, che sono tra i maggiori ostacoli alla guarigione. Un aspetto innovativo e di grande attualità del progetto è l'utilizzo di materiali sostenibili per la sua produzione, con l'intento di offrire un'opzione terapeutica avanzata e rispettosa dell'ambiente, in particolare per quelle ferite "a tunnel profondo" che rappresentano una delle sfide cliniche più complesse.
Injectheal: un progetto di speranza e collaborazione
La Professoressa Lia Rimondini ha sottolineato l'importanza e l'impegno che il coordinamento di Injectheal rappresenta per l'Ateneo: «Il coordinamento di Injectheal rappresenta un impegno significativo per l'Ateneo nel campo della ricerca traslazionale, un'area fondamentale che traduce le scoperte di laboratorio in applicazioni cliniche concrete. L'obiettivo primario del progetto è lo sviluppo di un approccio terapeutico che possa migliorare significativamente la gestione e la guarigione delle ferite croniche». Un elemento distintivo del progetto è l'approccio fortemente paziente-centrico. «Lavoreremo in stretta collaborazione con i medici e i pazienti – ha aggiunto la Prof.ssa Rimondini –, con una particolare attenzione alle loro opinioni e necessità. Questo ci permetterà di sviluppare una soluzione che sia realmente utile e di facile utilizzo nella pratica di tutti i giorni».
Il successo di un progetto di tale portata si fonda sulla collaborazione internazionale. Il consorzio Injectheal è composto da ben 13 partner provenienti da 8 paesi europei: Italia, Austria, Germania, Irlanda, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Questa rete multidisciplinare include prestigiose istituzioni accademiche, centri di ricerca all'avanguardia, piccole e medie imprese (PMI) innovative e organizzazioni leader nel settore biomedicale. Tutti questi attori sono uniti da un obiettivo comune: contribuire all'avanzamento delle conoscenze e delle applicazioni nel campo della guarigione delle ferite croniche, con l'ambizione di generare un impatto positivo a livello globale. La diversità delle competenze e delle prospettive all'interno del consorzio garantirà un approccio olistico e robusto alla ricerca e allo sviluppo di questa nuova, promettente terapia.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..