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Libertà ritrovata: un gufo e una martora tornano a casa nei boschi piemontesi

La natura accoglie nuovamente una martora e un gufo, liberati dagli operatori del CRAS nei boschi delle Alpi Marittime

Libertà ritrovata: un gufo e una martora tornano a casa nei boschi piemontesi

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 25 giugno, grazie alla collaborazione tra il Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) e l'Ente Aree Protette Alpi Marittime, è stato possibile assistere ad un'emozionante operazione di rilascio faunistico. Due animali selvatici, un giovane gufo comune e una martora, sono infatti ritornati nel loro habitat naturale.

In Piemonte ritrovano la libertà una martora e un gufo

La giornata ha avuto inizio presso la sede operativa del Parco delle Alpi Marittime, in località Casermette di Entracque, dove il gufo comune ha finalmente ripreso il volo.
Questo affascinante rapace notturno, il cui nome scientifico è Asio otus, è noto soprattutto per le sue lunghe "orecchie" piumate. Predatore silenzioso, si nutre principalmente di piccoli roditori e insetti, e gioca un ruolo cruciale nel controllo delle popolazioni di questi animali.
Il volatile era arrivato al CRAS da molto piccolo e, grazie alla dedizione degli operatori del Centro, che lo hanno seguito passo dopo passo, ha potuto raggiungere serenamente la piena maturità e autonomia, che gli consentiranno di sopravvivere anche senza l'aiuto dell'uomo.

Successivamente, il personale delle Aree Protette e gli operatori del CRAS si sono spostati nel vallone del Bousset. Qui, nei pressi del Gias Ischietto, hanno liberato un giovane esemplare maschio di martora. Questo simpatico animale (Martes martes) è un piccolo mammifero carnivoro, agile e schivo, che appartiene alla famiglia dei Mustelidi. Caratterizzata da una pelliccia bruna e una distintiva macchia giallo-arancio sul petto, è un'abitante tipico dei boschi, soprattutto di latifoglie, dove caccia roditori, uccelli e insetti. Infatti, gli operatori hanno scelto proprio una faggeta, abitat familiare alla martira, per favorire un rientro più naturale possibile dell'animale, che è finalmente tornato nei boschi.

Queste operazioni sono fondamentali per la salvaguardia delle specie autoctone e per mantenere l'equilibrio ecologico dei nostri boschi, sempre più messi in difficoltà dall'arrivo di specie alloctone e dei cambiamenti climatici.

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