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IL CASO
03 Luglio 2025 - 17:19
CHIARA ROSSETTI
Dopo quattro giorni dalla violenta esondazione che ha colpito Bardonecchia, il bilancio dei danni è grave e il clima è carico di tensione e polemiche. Una vittima, danni ingenti e un territorio fragile, messo ancora una volta a dura prova.
La sindaca, Chiara Rossetti, non usa mezzi termini: «La messa in sicurezza di Bardonecchia non può più attendere. O arriveranno presto i soldi necessari o tratterremo l’Imu che annualmente versiamo a Roma. In cinque anni potremmo così garantire tutti i lavori indispensabili».
Il comune piemontese, già duramente colpito da un’esondazione due anni fa, ha ricevuto allora 5 milioni di euro di fondi straordinari. Ma, spiega la sindaca, «per mettere davvero in sicurezza il territorio servono almeno sei volte tanto». Cifra che, sottolinea, potrebbe essere raccolta trattenendo i circa 6 milioni di euro di Imu versata ogni anno a Roma: «Sapremmo esattamente come impiegarli».
Chiara Rossetti continua da giorni a rivendicare la necessità di concretezza e rapidità nelle risposte, escludendo ogni polemica legata a presunte responsabilità, presenti e passate: «Non possiamo accettare sterili discussioni su presunti errori edilizi di anni fa. Quello che è accaduto due volte negli ultimi due anni può ripetersi in qualsiasi momento».
Il riferimento è al recente botta e risposta con il ministro Musumeci, che aveva attribuito parte delle colpe agli interventi edilizi fatti in passato, parlando di «rivincita della natura e abusi in fase di costruzione».
E come detto, la prima cittadina del paese montano non ci sta.
«Adesso è il momento di agire – conclude la sindaca – e se i finanziamenti non arriveranno in tempi brevi, siamo pronti a trattenere i fondi sul territorio. Lo dobbiamo a Bardonecchia, ai suoi cittadini, a chi ama questo paese e a Franco Chiaffrino, nostro amico e concittadino, vittima di questa tragedia».
Intanto, i residenti del posto si dividono in due: chi cerca di dimenticare e chi teme in un’altra esondazione alla prossima forte pioggia in Valsusa.
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