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Bellezze del territorio
15 Luglio 2025 - 10:05
Verso l’UNESCO: perché candidare le terre del riso del Piemonte
- Valore culturale e agricolo: un patrimonio fatto di risaie, tradizione contadina e paesaggi unici;
- Obiettivo condiviso: costruire un comitato promotore che lavori alla candidatura UNESCO;
- Territori coinvolti: le province di Vercelli, Novara e Biella, cuore della produzione risicola italiana;
- Partnership attiva: sindacati, istituzioni locali, università e aziende uniti in un progetto comune;
- Impatto futuro: valorizzazione turistica, sviluppo economico sostenibile, nuove opportunità per i giovani.
Un nuovo progetto ambizioso si sta muovendo nel cuore del Piemonte: far riconoscere le terre del riso come patrimonio UNESCO. A lanciare la proposta è stata la CISL Piemonte Orientale, in occasione di un convegno molto partecipato, tenutosi presso lo storico Salone Dugentesco di Vercelli. Presenti oltre cento persone tra istituzioni locali, accademici, rappresentanti del mondo del lavoro e della formazione, tutti uniti da un obiettivo comune: valorizzare e tutelare uno dei territori agricoli più simbolici d’Italia.
Il convegno, promosso insieme alle categorie Fisascat e Fai Cisl, ha visto la partecipazione dei sindaci o delegati delle tre città e province coinvolte: Roberto Scheda, sindaco di Vercelli, Marzio Olivero, sindaco di Biella, e Ivan De Grandis, vicesindaco di Novara. Presenti anche i rappresentanti delle tre Province, con Davide Gilardino, Emanuele Ramella Pralungo e il dottor Laterza per Novara.
Ad aprire i lavori è stato Luca Trinchitella, presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo, con un messaggio chiaro: «Oggi siamo qui per iniziare un percorso che porti alla costituzione di un comitato promotore per candidare le terre del riso del Piemonte a patrimonio UNESCO». L’idea è quella di avviare un progetto integrato, che coinvolga istituzioni, università, formazione, mondo del lavoro e imprese, puntando alla valorizzazione turistica, culturale ed economica di un territorio unico per storia, tradizione agricola e paesaggio.
Il convegno ha ospitato anche contributi scientifici da parte del professor Lazzarini e della professoressa Rota dell’Università di Torino, insieme alla professoressa Eliana Baici dell’Università del Piemonte Orientale (UPO), a conferma del coinvolgimento attivo del mondo accademico.
Il segretario generale della CISL Piemonte, Luca Caretti, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «Un plauso alla CISL territoriale per aver organizzato un momento di confronto che prova a immaginare nuove vie di sviluppo per il territorio». Una visione condivisa anche dalla segretaria generale della CISL Piemonte Orientale, Elena Ugazio, che ha concluso i lavori evidenziando la necessità di «fare squadra» per affrontare le sfide future: «È urgente ripensare le vocazioni del nostro territorio in modo partecipato, con il contributo attivo di tutti gli attori locali».
Ugazio ha inoltre colto l’occasione per rilanciare un’altra sfida strategica per il Piemonte: il progetto Silicon Box, che oltre agli impatti occupazionali potrebbe rappresentare un’opportunità concreta per rafforzare la competitività e l’identità del territorio.
Il sogno di vedere le terre del riso del Piemonte tra i siti UNESCO non è più solo un’idea: è un percorso che inizia oggi, con solide basi e una forte alleanza tra comunità, istituzioni e mondo del lavoro.
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