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Allarme lupi nell’Alto Canavese: avvistamenti sempre più frequenti in Piemonte

Da anni assenti, i predatori tornano a farsi vedere tra Prascorsano e Val Gallenca – cittadini in allerta, ma nessun attacco segnalato

Allarme lupi nell’Alto Canavese: avvistamenti sempre più frequenti in Piemonte

Dopo anni di assenza, i lupi sono tornati a farsi vedere nella Val Gallenca, una delle valli del Canavese situata vicino al confine con le Valli di Lanzo. L’ultima volta che un esemplare era stato ufficialmente osservato risale a gennaio 2016, sulle colline attorno a Canischio.

Nell’ultima settimana, invece, si è registrata una discesa significativa di questi predatori verso quote più basse, fino quasi alle abitazioni di Prascorsano. L’animale è stato avvistato lungo il margine del bosco vicino alla strada provinciale che porta a Buasca: un momento breve ma documentato con alcune fotografie realizzate da Marco Ghiglieri. Secondo quanto riferito dal Comune, da fine giugno sono arrivate segnalazioni quasi quotidiane. Per fortuna, finora non sono stati rilevati attacchi a bestiame o danni a proprietà rurali, probabilmente perché l’ambiente boschivo continua a offrire una fonte di cibo sufficiente.

Riguardo alla provenienza del lupo, una possibile spiegazione arriva dal Parco Nazionale del Gran Paradiso, distante non troppo dalla Val Gallenca, dove sono stati monitorati cinque branchi stabili da qualche anno. Come spiegano gli esperti del parco, ogni branco è composto in media da due o tre individui, poiché i lupi mantengono un’organizzazione sociale rigida: i giovani adulti tendono a lasciare il branco originario per cercare nuovi territori. Potrebbe essere questo il caso dell’esemplare recentemente avvistato.

Il ritorno del lupo in Canavese non è un fenomeno isolato: animali sono stati segnalati anche in altre aree, fino al confine con la Valle d’Aosta, e in diverse zone della provincia di Torino. A Meana di Susa, ad esempio, nel marzo scorso sono stati notati diversi lupi, tanto da indurre il Comune a diffondere una guida rivolta ai cittadini su come comportarsi in caso di incontri con questi animali.

Nel 2024, la Regione Piemonte ha ricevuto 172 domande di risarcimento da aziende agricole colpite da predazioni di lupi, di cui 42 provenienti dalla provincia di Torino, per un totale di circa 60 mila euro erogati a ristoro dei danni.

Il futuro per i lupi appare incerto, con piani di gestione che stanno per essere messi in campo. «Stiamo lavorando per avviare politiche attive e piani strutturali di controllo, dopo il recente declassamento del livello di tutela previsto dall’Unione Europea», ha dichiarato Paolo Bongioanni, assessore regionale all’agricoltura.

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