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TERRITORIO

Nelle Valli di Lanzo si costruisce il futuro della montagna

Il Rapporto Uncem racconta territori vivi e imprese giovani del cambiamento

Nelle Valli di Lanzo si costruisce il futuro della montagna

Valli di Lanzo

La montagna italiana non è più sinonimo di marginalità o isolamento. È quanto emerge con chiarezza dal nuovo Rapporto Uncem, che analizza la situazione socioeconomica delle Valli di Lanzo, ponendole come esempio virtuoso di resilienza, innovazione e visione strategica. I dati raccolti raccontano un territorio capace di adattarsi e reagire con prontezza alle esigenze delle comunità locali, spesso anticipando le risposte rispetto ai contesti urbani.

Secondo l’analisi, le Valli di Lanzo registrano un tasso di occupazione del 44%, allineato con la media delle zone montane italiane, mentre la disoccupazione maschile si attesta al 6,6%. L’area si caratterizza per un tessuto produttivo articolato, con 8,3 imprese ogni 100 abitanti, di cui il 40% artigiane e una su cinque gestita da donne. Solo lo 0,5% delle aziende ha forma cooperativa, mentre il 10% è costituito da imprese giovanili e il 7,4% da realtà guidate da persone straniere.

La presenza agricola resta rilevante: ogni chilometro quadrato ospita 0,7 imprese agricole, capaci di generare un valore aggiunto che supera i 19 milioni di euro e incide per il 10% sull’economia complessiva del territorio. Più della metà dell’area è coperta da foreste, risorsa valorizzata attraverso percorsi di pianificazione, certificazione e sviluppo di filiere locali, che fanno delle Valli di Lanzo una delle zone più dinamiche del Piemonte sul fronte della transizione ecologica.

Il Rapporto fotografa anche la situazione turistica: sono 8,1 i posti letto ogni 100 abitanti, con una durata media di soggiorno pari a 2,4 giorni. Sebbene i dati economici risultino al di sotto della media nazionale – il PIL pro-capite si ferma a 17mila euro e il reddito medio individuale è poco oltre i 20mila – il quadro complessivo mostra una comunità attiva, che lavora alla costruzione di un futuro sostenibile.

Nel presentare il documento, il Presidente nazionale di Uncem, Marco Bussone, ha sottolineato come questi territori non siano più relegati ai margini, ma protagonisti di un nuovo equilibrio tra aree interne e città, in particolare nel campo delle infrastrutture. Anche il Presidente di Uncem Piemonte, Roberto Colombero, ha evidenziato il valore strategico del Rapporto, inteso come strumento di riflessione per amministratori e decisori pubblici chiamati a investire in progetti coerenti con le esigenze dei territori montani.

Il confronto proseguirà domenica mattina, 20 luglio, alle ore 11:30 a Lanzo, in un incontro pubblico che vedrà la partecipazione, oltre a Bussone e Colombero, del sindaco Fabrizio Vottero, dell’assessore Ernestina Assalto, del presidente del Gal Claudio Amateis, e di altri rappresentanti delle istituzioni locali e regionali.

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