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Nasce "Pino Torinese nel Cuore": «Ma non siamo un movimento politico»

L'associazione vuole essere un ponte tra cittadini e istituzioni per promuovere il territorio e ascoltare le voci della comunità

Pino Torinese nel Cuore: un ponte tra cittadinanza e istituzioni, ascolto e dialogo per lo sviluppo del territorio

Ascolto di istanze e osservazioni dei cittadini, collaborazione con l’Amministrazione, promozione del territorio e trasversalità. Attorno a questi elementi si sviluppa la nascente Pino Torinese nel Cuore, un’associazione politico-culturale – e non un ‘movimento politico’, come tengono a precisare i fondatori - a supporto delle istituzioni, con l’intento di ‘fare da ponte’ tra le stesse e la cittadinanza.  

«L’obiettivo è quello di essere una sorta di collante tra Ente Locale e cittadini pinesi – precisa Luigi Furgiuele, vice presidente dell’associazione - Non abbiamo quindi in alcun modo l’intento di sostituirci alle istituzioni: ci limiteremo ad analizzare le problematiche presenti sul territorio, da quelle nel settore del commercio alla viabilità, e a raccogliere quelle che sono le istanze a riguardo. Oltre che a segnalare le proposte e novità che possiamo portare con il nostro contributo, a sostegno di chi ora è in Consiglio Comunale».

«Questa associazione non è ‘contro’ chi è alla guida del paese. Tutt’altro, è pronta a collaborare con l’Amministrazione in carica, che sia di destra, centro o sinistra. Ciò che ci sta a cuore è dare un servizio ai cittadini», aggiunge Marco Traverso, presidente dell’associazione.

All’incontro di presentazione dell’associazione si è quindi parlato del problema sicurezza, con particolare riferimento alla frequente incidenza dei furti in villa nella collina pinese. Tenendo presente che è un «Una strategia per provare a farvi fronte, potrebbe essere quella di mettersi a tavolo con il sindaco, analizzando e valutando insieme proposte, soluzioni e cose da migliorare», illustra Traverso. Come si è parlato della volontà di dare una spinta al turismo sul territorio e alle realtà del commercio locale e della ristorazione, organizzando eventi che possano coinvolgere anche persone ‘da fuori’. Oltre che valorizzare e promuovere i propri punti di forza. Primo fra tutti il Planetario.

«Ora c’è da lavorare – conclude Traverso - tanto e in salita, per farsi conoscere, stando tra la gente, ascoltando istanze e segnalazioni, ad esempio, presenziando settimanalmente al mercato del giovedì».

A completare il direttivo, Beniamino Franceschi, segretario; Paolo Chiappa, responsabile sicurezza e sanità; Luca Guandalini responsabile sport e associazioni sportive; Carlo Razzetti, che darà il suo contributo nel campo dell’agricoltura; Astrid Frego, responsabile disabilità; Fabrizio Matta, responsabile feste ed eventi culturali; Cristina Irina Hutanu, responsabile comunità straniere (rumene e moldave). Ciascuno con il proprio ruolo e competenza, per cercare di dare, nella nostra semplicità, il miglior contributo possibile al Comune di Pino Torinese», commenta Furgiuele.

Presenti all’incontro anche Chiara Chirio di Italexit, Antonio Punzurudu di Noi Moderati, e, in rappresentanza di Azione, la presidente per Città Metropolitana Rachele Sacco, la segretaria provinciale Cristina Peddis e l’onorevole Daniela Ruffino. Nei loro interventi si è riflettuto sull’importanza dell’essere presenti sul territorio, del viverlo in prima persona, per poter lavorare in modo efficacie con le persone e per le persone. E, in quest’ottica, potersi confrontare con altri partiti e associazioni diventa più che mai un valore aggiunto.

È intervenuta poi la sindaca di Pino Torinese, Alessandra Tosi: «E' oggi sempre più importante dialogare e comunicare con i cittadini, dare risposte di ascolto e presenza. Ma trovare un canale di confronto non è sempre semplice. Ed è in quest’ottica che diamo la nostra disponibilità a collaborare con un'associazione come Pino Torinese nel Cuore, che ha tra i suoi obiettivi proprio quello di raggiungere i cittadini e lavorare sul territorio. Come è fondamentale, per poter dare soluzioni migliori, misurarsi con quelle che possono essere le aspettative nei confronti dell’Amministrazione, oltre che l’aspetto trasversale, dialogando con livelli istituzionali superiori e non fermandosi ai propri riferimenti politici».

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