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24 Luglio 2025 - 18:53
L'intervento dei pompieri a Collegno dopo l'esplosione
Rudi Guido, 48 anni, ha estratto sua moglie dai calcinacci. «La parete della cucina le è andata addosso. Le ho detto: “Muovi le gambe, muovi le gambe”. Per fortuna era cosciente». La donna, 45 anni, è al San Luigi di Orbassano, così come un’altra signora, sulla settantina. Sono i due due feriti per l’esplosione avvenuta alle 18, in un appartamento di via Villa Cristina 18, a Collegno, località Savonera. Stando ai primi accertamenti, la deflagrazione è avvenuta per una fuga di gas nell’alloggio al primo piano del condominio, interessato da lavori di ristrutturazione. Ma gli alloggi interessati, dieci in tutto, arrivano fino al quinto piano. Dove abita appunto Rudi Guido. Che rivela: «Sono arrivato a casa alle 16 e avevo già sentito odore di gas. Volevo chiamare i pompieri». Poi, il boato, partito appunto dalla casa in ristrutturazione. Non dall’esterno, come precisa Italgas: «Gli impianti di pertinenza della società sono esterni all’abitazione e risultano integri. A quanto è dato sapere, nell’appartamento in cui si sarebbe verificato l’evento, erano in corso lavori di ristrutturazione». Sul posto sono arrivate numerose squadre dei vigili del fuoco, oltre ai carabinieri, alla Croce verde di Torino e alla polizia locale.
«Ero fuori dalla cucina con mia moglie. E’ venuto giù tutto, abbiamo preso il gatto e siamo corsi fuori», racconta ancora sotto shock Gianfranco Sinula, mentre abbraccia la moglie. «Mi ha chiamato mia figlia di 14 anni, dicendomi: “Mamma, qui è scoppiato tutto”, per fortuna lei era appena uscita di casa e l’altra mia figlia era dalla suocera quando c’è stata l’esplosione. Sono corsa a perdifiato a casa dal lavoro», dice Ilenia Pavin, che risiede al piano terra.
Dopo la deflagrazione, i tecnici di Italgas stanno ora mettendo in sicurezza gli impianti. La palazzina, al momento, non è agibile. Qualche residente, già da questa sera è potuto rientrare in casa.
Gli altri, andranno nell’hotel messo a disposizione dal Comune. Così il sindaco Matteo Cavallone, giunto sul posto dopo l’incidente: «Stiamo facendo le perizie di inagibilità. Due scale, A e B, sono inagibili. Chi non rientra a casa e non andrà dai parenti troverà posto al Rivoli Hotel, dove ci sono dieci camere a disposizione. Abbiamo ricevuto proposte di aiuto anche da altri comuni».
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