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La polemica

Mathi, la piazza si ribella: il sindaco Rocchietti sotto accusa per il caso Casa Chantal

Cittadini in protesta contro il centro migranti, mentre il sindaco si defila. La piazza chiede risposte immediate

Mathi, casa Chantal non diventerà centro per migranti: stop definitivo dal Comune

A Mathi centinaia di cittadini si sono ritrovati davanti al Comune per una manifestazione spontanea e senza bandiere, nata dalla mobilitazione contro la trasformazione di Casa Chantal in un centro per migranti. Mentre la sede comunale rimaneva chiusa, la piazza è diventata simbolicamente un’arena civica: niente palchi, solo marciapiedi, microfoni e voci.

Al centro della protesta, l’assenza del sindaco Vittorio Rocchietti, atteso e poi sostituito – nelle intenzioni – da una comunicazione ufficiale che rinviava ogni confronto a un incontro con gli avvocati fissato per lunedì 28 luglio. Una scelta che ha alimentato la rabbia dei presenti e rafforzato le critiche espresse pubblicamente da due ex componenti del Comitato Casa Chantal: l’avvocata Monica Commisso e Roberto Pontelli.

La prima risposta alla rettifica della data da parte del sindaco è arrivata proprio da Commisso: «Il 24 luglio è confermato. La piazza non si sposta». E così è stato. La manifestazione si è tenuta come previsto, con una forte partecipazione e toni duri contro quella che i cittadini definiscono “latitanza istituzionale”.

«Il Comune è chiuso. Il sindaco assente. Ma i cittadini c’erano. E le domande pure», ha dichiarato Commisso, denunciando una «diserzione politica». Poi l’affondo: «Ma da quando un sindaco ha bisogno dell’avvocato per parlare con la sua gente?» Al centro delle richieste dei cittadini, una delibera di inibizione da parte del Comune che impedisca la destinazione d’uso prevista dalla cooperativa Sanitalia. Secondo Commisso e Pontelli, la possibilità legale di adottare l’atto esiste da tempo e sarebbe stata confermata anche da un parere legale riservato ricevuto a marzo e reso pubblico solo a fine giugno.

Nel frattempo, la raccolta firme ha superato le 2.500 sottoscrizioni e le opposizioni in Consiglio comunale hanno chiesto ufficialmente la convocazione di una seduta straordinaria. Lunedì 28 luglio, il Consiglio comunale straordinario metterà all’ordine del giorno proprio la delibera richiesta. Sarà l’occasione per la Giunta Rocchietti di esporsi pubblicamente: firmare l’atto o motivare un eventuale rifiuto.

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