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Borgaro Torinese, polemiche sull'inadeguatezza della gestione dei defibrillatori pubblici

L'interrogazione del gruppo "Uniti per Cambiare" evidenzia lacune nella mappatura e nella manutenzione dei dispositivi salvavita

Borgaro Torinese, polemiche sull'inadeguatezza della gestione dei defibrillatori pubblici

Il tema della sicurezza sanitaria continua a essere oggetto di attenzione a Borgaro Torinese, dove il gruppo consiliare di minoranza "Uniti per Cambiare" ha sollevato pesanti interrogativi sulla gestione e la manutenzione dei defibrillatori automatici esterni (DAE) presenti sul territorio comunale.

A seguito di un'interrogazione presentata a maggio, l'opposizione, guidata da Elisa Cibrario Romanin, ha denunciato una risposta dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio Gambino giudicata "inadeguata e parziale". Il gruppo aveva richiesto una mappatura completa dei DAE, informazioni dettagliate sulla loro manutenzione e un piano per l'aumento del numero di dispositivi disponibili, ma la risposta fornita dall'amministrazione non avrebbe soddisfatto le aspettative.

Secondo quanto affermato dal gruppo "Uniti per Cambiare", la documentazione fornita dall'amministrazione indicherebbe la presenza di soli tre defibrillatori pubblici, ma non garantirebbe la loro piena operatività. Sebbene il DAE in Piazza della Repubblica sembri funzionante, quello in Piazza del Donatore non lo sarebbe, a causa di una spia di diagnostica spenta.

Inoltre, il defibrillatore installato al piano terra del Palazzo Civico sarebbe accessibile solo durante l'orario di apertura degli uffici, rendendolo inutilizzabile in caso di emergenza notturna o festiva. Per questo motivo, l'opposizione ha suggerito che il dispositivo venga spostato all'esterno per garantirne l'accesso 24 ore su 24.

L'opposizione ha sottolineato l'importanza della manutenzione regolare dei DAE, definendoli dispositivi salvavita che devono essere sottoposti a verifiche periodiche in conformità con la normativa. Il gruppo ha spiegato che i controlli dovrebbero includere la verifica dello stato della batteria e un'ispezione visiva almeno una volta a settimana, oltre a una verifica funzionale annuale o biennale.

A detta dell'opposizione, l'amministrazione non avrebbe fornito alcuna documentazione che attesti tali controlli, come schede di manutenzione o certificati di idoneità. È stata inoltre espressa preoccupazione per la mancanza di informazioni relative alla sostituzione degli elettrodi, che hanno una durata limitata e devono essere controllati.

Il gruppo "Uniti per Cambiare" ha lamentato che la risposta dell'amministrazione, arrivata solo a luglio dopo un sollecito, non abbia menzionato piani per l'ampliamento del numero di DAE o per l'informazione alla cittadinanza sulla loro ubicazione. L'opposizione ha anche criticato il tono "evasivo" della comunicazione ufficiale, ritenendo che abbia omesso dettagli cruciali.

Il gruppo ha ribadito che la gestione dei defibrillatori non è una semplice questione amministrativa, ma un aspetto fondamentale della sicurezza pubblica, e ha concluso che continuerà a chiedere chiarimenti e azioni concrete.

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