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Settimo Torinese: approvata all’unanimità l’adesione alla Carta per l’integrazione dei rifugiati

Il documento prevede la creazione di centri polifunzionali, programmi di mentoring e volontariato, strumenti di monitoraggio condivisi e iniziative dedicate ai gruppi più vulnerabili

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Partecipanti a un workshop della Croce Rossa al Centro Fenoglio, a Settimo Torinese. Foto: Emiliano Albensi, CRI

La Giunta comunale di Settimo Torinese ha approvato all’unanimità l’adesione alla Carta per l’integrazione dei rifugiati, iniziativa promossa dall’UNHCR insieme a una rete di enti locali italiani. La delibera segna l’ingresso ufficiale della città in un percorso che punta a coordinare politiche e strategie per l’accoglienza, trasformando esperienze locali già consolidate in strumenti nazionali condivisi.

Il documento prevede impegni concreti: dalla creazione di centri polifunzionali, gli Spazi Comuni, all’attivazione di programmi di mentoring e volontariato, fino a progetti specifici dedicati a donne con bambini e minori non accompagnati. L’UNHCR garantirà supporto tecnico e metodologico, favorendo lo scambio di buone pratiche tra territori.

Per Settimo si tratta di un passo in continuità con quanto già avviato. Dal 2014 la città gestisce un progetto SAI con 110 posti, rinnovato fino al 2028, e dal 2021 è attivo lo Sportello Informastranieri, diventato riferimento stabile per cittadini stranieri alle prese con pratiche burocratiche, sanitarie e abitative. Recentemente il Comune ha ottenuto fondi FAMI per sostenere percorsi individuali di inserimento, soprattutto per giovani e famiglie in uscita dai centri di accoglienza.

Con questa decisione Settimo si unisce a realtà come Milano, Roma e Torino, prime firmatarie della Carta, confermandosi tra i comuni più attivi nel campo dell’integrazione. Un impegno che acquista ulteriore valore alla luce dei dati più recenti dell’UNHCR, che registrano un forte aumento degli arrivi in Italia e la necessità di strumenti capaci di tradurre l’accoglienza in inclusione stabile.

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