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Il restauro

A Chivasso l'ex convento di San Bernardino sarà restaurato, partiti i lavori dopo 19 anni di abbandono

Cantiere aperto, recupero conservativo e opere di Nino Ventura con consegna per l'estate 2026

A Chivasso l'ex convento di San Bernardino sarà restaurato, partiti i lavori dopo 19 anni di abbandono

Dopo diciannove anni di attese, fallimenti e cantieri fantasma, qualcosa si muove davvero. A fine maggio sono stati aperti i lavori di riqualificazione dell’ex convento di San Bernardino, edificio storico nel cuore della città, rimasto a lungo simbolo di degrado urbano.

Il progetto prevede un recupero conservativo: non una demolizione, ma un intervento che salvaguarda chiostro, prospetti e volumetria originaria, adattandoli a nuove funzioni. Qui sorgeranno appartamenti di pregio, uffici e spazi condivisi, con l’obiettivo di restituire alla città un patrimonio rimasto inutilizzato per quasi due decenni.

I lavori sono affidati ad Armano Costruzioni, su progetto voluto da un architetto svizzero-argentino specializzato in interventi di alto profilo, con la mediazione di Matteo Cassin di Quimmo Agency. La consegna è fissata per l’estate 2026.

Le vendite sono già iniziate: tra i futuri residenti figura anche un notaio. Non trapelano cifre ufficiali, ma le quotazioni si aggirano intorno ai 2.800 euro al metro quadro per il residenziale e 1.700 per gli uffici. Il target è duplice: famiglie in cerca di una casa centrale e professionisti che desiderano ambienti riservati e di alto profilo.

Il complesso ospiterà due installazioni permanenti dello scultore chivassese Nino Ventura: la scultura in bronzo con fontana “Da qui comincia il Mare”, collocata nel chiostro, e “Rinascita”, un grande uovo in marmo di Carrara, che troverà spazio nel giardino interno, simbolo di rigenerazione e trasformazione. Queste opere non saranno solo decorazioni, ma veri e propri elementi identitari del progetto, pensate per arricchire gli spazi comuni con valore culturale ed estetico.

Un nodo ancora irrisolto riguarda la chiesa dell’ex convento, un luogo ricco di affreschi attribuiti alla scuola di Raffaello Sanzio. Il suo futuro resta incerto: tra le ipotesi in discussione, c’è chi vorrebbe trasformarla in un ristorante di alta gamma, chi sogna una sede espositiva o addirittura un ufficio co-working. Questa decisione rappresenta una delle sfide più delicate del progetto, poiché il complesso non è solo un edificio, ma anche una parte significativa del patrimonio culturale di Chivasso.

La riqualificazione dell’ex convento di San Bernardino va oltre l’aspetto puramente immobiliare. Questo intervento, infatti, stimola la rigenerazione dell’area circostante, migliorando la qualità urbana, promuovendo la sostenibilità ambientale e incrementando la sicurezza. Inoltre, rappresenta un punto di partenza per future trasformazioni nel tessuto urbano di Chivasso.

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