Cerca

Provincia

Caluso, l’ex Sferal rinasce: dal cotonificio all’industria del futuro

Dal Buchi del 1884 al rilancio firmato Arma: un secolo di storia industriale tra gloria, declino e nuove prospettive

Caluso, l’ex Sferal rinasce: dal cotonificio all’industria del futuro

Ex sferal

Un colosso di cemento e ferro che ha segnato la vita di un intero territorio. Lo stabilimento di via Martiri d’Italia, conosciuto da tutti come ex Sferal, racconta oltre un secolo di vicende industriali: dalla nascita come cotonificio Buchi nel 1884, passando per gli anni dell’Olivetti e delle grandi multinazionali, fino al lungo declino che ha trasformato la fabbrica in una cattedrale abbandonata.

Dopo vent’anni di silenzio e promesse mancate, oggi le cose sembrano destinate a cambiare. A ridare vita al sito è Arma, azienda specializzata nella produzione di infissi, che ha acquisito il complesso nel dicembre 2023. Un intervento che non si limita alla riqualificazione produttiva ma punta anche a restituire alla comunità un pezzo della sua memoria collettiva.

In occasione della 92ª Festa dell’Uva Erbaluce, dal 19 al 21 settembre, l’associazione Pozzo di Miele, che riunisce ex lavoratori dello stabilimento, inaugurerà una mostra fotografica e documentale dedicata alla storia del sito. Nella sala Magaton del chiostro saranno esposti quattordici pannelli con immagini d’epoca, documenti e manufatti che ripercorrono decenni di lavoro, scioperi, successi e momenti di crisi.

L’obiettivo è rendere l’esposizione permanente, trovandole spazio all’interno del complesso riqualificato.

Lo stabilimento, che nei suoi anni migliori arrivò a occupare oltre duemila persone, ha conosciuto molte trasformazioni: da Honeywell a General Electric, da Bull a Compuprint, fino alla parabola discendente dei Duemila, quando i tentativi di rilancio di Finmek e poi di Sferal si scontrarono con nuove crisi e licenziamenti.

Nel 2019 l’acquisto da parte della cinese Jekeen sembrò aprire uno spiraglio, ma i progetti rimasero sulla carta. Solo con l’arrivo di Arma si è concretizzata una prospettiva di rinascita.

«Un’azienda deve restituire al territorio, altrimenti avrà vita breve», ha dichiarato più volte l’amministratore delegato Marco Aramu. E i primi segnali sono già visibili: oltre a sostenere la mostra, Arma ha contribuito all’organizzazione della festa cittadina, realizzato un padiglione al parco Spurgazzi e siglato convenzioni con i commercianti locali, offrendo sconti ai dipendenti.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.