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La mostra
13 Settembre 2025 - 07:05
L’Istituto di Candiolo – IRCCS
Dal 22 ottobre fino a Natale, l’Istituto di Candiolo - Irccs ospiterà la mostra fotografica Due cuori e una capanna del fotografo Daniele Ratti, a cura di Benedetta Donato, in un nuovo spazio espositivo creato all’interno dell’Istituto. La mostra, oggi esposta alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo di Napoli fino al 5 ottobre, arriva a Candiolo grazie alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, che l’ha scelta come mostra ufficiale di Life is Pink, la campagna di ottobre contro i tumori femminili, e di Life is Blu, la campagna di novembre contro i tumori maschili. L’esposizione sarà accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo dedicato, realizzato dalla Casa Editrice Allemandi, i cui proventi sosterranno le attività di cura e ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo. Il volume verrà presentato ufficialmente a Torino presso la Libreria Luxemburg di Galleria Subalpina martedì 28 ottobre.
Con Due cuori e una capanna, all’Istituto di Candiolo inaugurerà uno spazio espositivo semipermanente dedicato all’arte, con un allestimento speciale a cura di Edera Project di Edelfa Chiara Masciotta, e grazie al supporto di Traiano Luce e di Antiqua Restauri di Paschetto. Durante l’anno, questo nuovo ambiente ospiterà mostre, eventi e iniziative culturali, offrendo a pazienti, familiari e personale sanitario occasioni di bellezza, riflessione e condivisione.
L'idea del progetto è di esporre una raccolta fotografica che racconti le dimore e le architetture custodi di grandi storie d’amore in un luogo di cura e che la ricerca oncologica significa trasformare l’arte in un dono, un invito a spostare lo sguardo oltre la malattia, a lasciarsi ispirare dalla forza dei legami e a trovare nel linguaggio delle immagini un momento di respiro e sollievo. Il percorso fotografico di Daniele Ratti raccoglie una selezione delle 42 immagini realizzate ed esposte a Napoli, che intrecciano architetture straordinarie e storie d’amore celebri e quotidiane. Dai rifugi iconici come Le Cabanon di Le Corbusier, dono alla moglie nel 1951, fino alla Cupola in Sardegna realizzata da Michelangelo Antonioni per Monica Vitti, passando per la Villa E-1027 di Eileen Gray, ogni fotografia custodisce un frammento di memoria e intimità. Due cuori e una capanna: un nome nato da un modo di dire che, nel corso del tempo, è entrato nel linguaggio comune come espressione informale per indicare l’armonia tra due persone che si amano, all’interno di uno spazio condiviso, qualunque esso sia.
La riflessione dell’autore parte dalla storia dell’architettura, sua disciplina di formazione, dove la capanna è simbolo dell’abitazione primitiva, rifugio primordiale per difendersi dalle avversità della natura e modello che gli architetti moderni hanno tenuto a mente come archetipo della prima casa. Le due matrici costituite dall’intimità familiare e dal disegno architettonico rappresentano il punto di partenza per un viaggio iniziato nel 2020 e conclusosi nel 2024, tra abitazioni particolari e straordinarie per le loro caratteristiche progettuali e per le coppie che le hanno abitate, costruendo una memoria che la fotografia di Ratti ha saputo cogliere e raccontare.
«Cultura e Arte sono da sempre alleati della cura e della ricerca sul cancro dell’Istituto di Candiolo - Irccs. Il benessere della persona è per noi centrale, e deve andare anche oltre l’assistenza clinica. Per questo, insieme a Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, abbiamo voluto inaugurare proprio con questa bellissima mostra un nuovo spazio espositivo, a disposizione dei pazienti e delle persone a loro vicine», ha dichiarato Allegra Agnelli, presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.
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