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Il progetto

A Collegno, Grugliasco e Rivoli un progetto per sostenere gli anziani fragili

An.Co.Re. propone incontri su promozione salute, invecchiamento attivo, educazione finanziaria. L'iniziativa collega i servizi socio-sanitari alle persone più vulnerabili

A Collegno, Grugliasco e Rivoli un progetto per sostenere gli anziani fragili

Offrire supporto agli anziani fragili e soli attraverso la costruzione di una rete territoriale solida e integrata, capace di facilitare l'accesso ai servizi socio-sanitari locali: è questo l'obiettivo di An.Co.Re. – Anziani, Comunità, Reti. Si tratta di un progetto innovativo, avviato nel luglio 2019 nei comuni piemontesi di Collegno, Grugliasco e Rivoli, nato da un percorso di coprogettazione promosso dal Consorzio Ovest Solidale e dall'ASL TO3, con il sostegno iniziale del bando regionale WeCaRe della Regione Piemonte.

L'iniziativa ha successivamente trovato continuità grazie al progetto WellFare – Fare Bene, finanziato da un nuovo contributo regionale, e si è rafforzata con la creazione di un Gruppo Temporaneo di Imprese composto dalle cooperative Gruppo Arco, San Donato e Gruppo Anteo.

PERSONE E COMUNITÀ AL CENTRO
An.Co.Re. si rivolge principalmente agli anziani over 65 che vivono in situazioni di fragilità, solitudine o isolamento, con particolare attenzione a chi non dispone di reti familiari o sociali di supporto. Ma i destinatari dell'iniziativa sono anche i familiari e i caregiver, che necessitano di momenti di confronto, di risposte e di spazi in cui trovare ascolto, informazioni e formazione inerente alla cura. Il progetto, inoltre, è rivolto a tutti i cittadini interessati a contribuire alla costruzione di una rete di cittadinanza solidale e attiva.

L'iniziativa punta infatti a valorizzare le risorse del territorio, favorendo sia la creazione che il rafforzamento di reti di prossimità, facilitando l'accesso ai servizi socio-sanitari locali e promuovendo forme di cura comunitaria. Come ha spiegato il project manager Emanuele Dalle Vedove, «al centro dell'iniziativa vi sono le persone e le reti che le circondano». In questo senso, il progetto si propone di riavvicinare cittadini e servizi, portando i servizi più vicino a chi vive in condizioni di vulnerabilità.

L'attenzione è rivolta alle reti di prossimità, realtà formali e informali capaci di coprire l'ultimo miglio, quel tratto decisivo che collega le istituzioni al quotidiano delle persone. Non si tratta di creare reti ex novo: queste esistono già ma sono spesso invisibili o poco valorizzate. La progettualità si occupa di farle emergere, riconoscerle e connetterle, così da rileggere i bisogni reali del territorio e costruire risposte concrete, efficaci e sostenibili.

COME FUNZIONA IL PROGETTO
In circa sei anni, An.Co.Re. ha attivato quattro linee di intervento interconnesse. La prima riguarda la creazione di spazi An.Co.Re. e sportelli di ascolto e orientamento rivolti sia agli over 65 sia ai loro caregiver. Attualmente, il progetto conta 14 sportelli e 27 presidi sul territorio, collocati in luoghi familiari ai destinatari, come centri di quartiere e patronati.

La seconda linea d'azione è il lavoro di rete, fondamentale per An.Co.Re. attraverso la partecipazione a tavoli territoriali, la collaborazione con una pluralità di attori e organizzazioni e la creazione di nuovi spazi in risposta a bisogni e lacune specifiche. La terza strategia prevede incontri di formazione e informazione, organizzati dai facilitatori del progetto insieme ad altri partner, come ASL TO3 e Università della Terza Età. Questi incontri affrontano svariati temi quali promozione della salute, invecchiamento attivo ed educazione finanziaria, proponendosi allo stesso tempo come momenti di socializzazione e aggregazione.

Infine, l'animazione di comunità: la rete comunitaria è stata rafforzata attraverso la coprogettazione di iniziative con e per i cittadini, tra cui laboratori, eventi e attività di volontariato civico. Nel primo anno di sperimentazione sono stati raggiunti circa 4.000 cittadini su un totale di 140.000 abitanti. La comunicazione è stata veicolata attraverso diversi canali: locandine e flyer distribuiti in spazi pubblici, stand e sportelli informativi nei luoghi di aggregazione, gruppi WhatsApp e interventi mirati sulle piattaforme social.

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