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Lupo morde un pastore, aumentata la sorveglianza nel Parco

I guardiaparco dovranno verificare se i lupi si avvicineranno ancora agli uomini. Invito ai turisti: «Rispettate le distanze dagli animali selvatici»

Nel cerchio, il lupo che ha morso un pastore, fotografato dai guardiaparco

Nel cerchio, il lupo che ha morso un pastore, fotografato dai guardiaparco

Sorveglianza potenziata a Pian dell'Alpe, in Val Chisone. E' questa la decisione presa dall'Ente Parco Alpi Cozie dopo che un pastore è stato morsicato a una gamba da un lupo. L'obiettivo è «monitorare la situazione per osservare se i lupi torneranno a frequentare Pian dell’Alpe e con quale atteggiamento – afferma Luca Marello, direttore dell’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie –. Gli approfondimenti, necessari e doverosi, permetteranno di comprendere meglio il comportamento dei predatori per valutare se sussistono contesti di pericolo in una zona a elevata frequentazione umana per turismo e per lavoro. Qualora si individuassero atteggiamenti confidenti, sospetti e ripetuti, del lupo verso l'uomo, evenienza al momento non confermata visti i pochi dati a disposizione, l’Ente avvierà un confronto con Ispra per l’individuazione delle opportune soluzioni da mettere in campo». L'aggressione è avvenuta il 24 settembre. Sul posto, nel territorio di Usseaux, in provincia di Torino, avvisati dallo stesso pastore, sono subito intervenuti i guardiaparco ai quali l'uomo ha raccontato che aveva visto una delle sue pecore lungo il torrente dove sono solite abbeverarsi, braccata da due lupi, nonostante il cane maremmano che tentava di difenderla. Istintivamente, per spaventare i lupi e salvare la pecora, l’allevatore è sceso rapidamente verso il torrente, avvicinandosi molto ai lupi al punto che uno dei due, forse sorpreso dal suo arrivo, ha reagito morsicandolo ad una gamba e provocandogli una ferita superficiale per poi scappare. I guardiaparco sul posto hanno trovato anche la pecora e il maremmano, entrambi con lievi ferite.

«Presumibilmente non si è trattato di un attacco diretto all'uomo, bensì di una reazione istintiva - spiegano dall'Ente parco -. E' probabile che uno dei due predatori, colto alla sprovvista dall’arrivo del pastore in una fase estremamente concitata in cui era contemporaneamente impegnato a fronteggiare il maremmano, lo abbia morsicato prima di rinunciare all’attacco sulla pecora». In attesa degli approfondimenti, l’Ente Parco ha rivolto un invito ai frequentatori di Pian dell’Alpe (nella zona, oltre ai pascoli si trovano anche due rifugi e un ristorante) e della montagna in generale: «Non bisogna creare inutili allarmismi a fronte di un evento isolato, ma al contempo non va sottovalutato l’accaduto: l’approccio a qualsiasi animale selvatico richiede sempre molta prudenza e il rispetto della opportuna distanza. Al contempo, il personale dei Parchi delle Alpi Cozie ribadisce il proprio impegno volto al costante supporto verso gli allevatori e tutti coloro che vivono e lavorano in montagna, oppure la frequentano per svago, al fine di raggiungere l’obiettivo di una giusta coesistenza tra attività umane e lupo, per quanto difficile e in costante evoluzione».

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