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Giornata internazionale
08 Ottobre 2025 - 10:40
Oggi, mercoledì 8 ottobre, in occasione della giornata mondiale di consapevolezza sulla dislessia, l'Associazione Italiana Dislessia aderisce per il secondo anno consecutivo alla campagna internazionale "Uniti per la dislessia", lanciata dalle associazioni internazionali Disfam e OIDEA con il patrocinio della European Dyslexia Association. Nel corso della giornata, monumenti, palazzi e piazze di tutto il mondo si illumineranno di turchese per sensibilizzare l'opinione pubblica sui disturbi specifici dell'apprendimento.
Anche in Italia numerose istituzioni hanno risposto all'appello, sia a livello locale che nazionale, aderendo a questa iniziativa che punta a dare visibilità a una condizione che riguarda una percentuale significativa della popolazione. Le illuminazioni serviranno a creare un momento di riflessione collettiva e a ricordare l'importanza di riconoscere e supportare chi convive con i DSA.
In Piemonte partecipano all'iniziativa diverse località tra cui Torino, Settimo Torinese, Chieri, Poirino e Chiomonte.
Chi desidera contribuire alla narrazione di questa giornata può scattare foto dei monumenti illuminati e condividerle sui social taggando Associazione Italiana Dislessia su Facebook, Instagram e X, utilizzando l'hashtag #unitiperladislessia. Una mappa online permette di individuare gli edifici e le piazze che partecipano all'iniziativa, sia in Italia che all'estero.
CAPIRE LA DISLESSIA: UNA CARATTERISTICA, NON UN LIMITE
La dislessia, insieme ad altri disturbi specifici dell'apprendimento come disortografia, discalculia e disgrafia, è presente in circa il 3-5% della popolazione italiana. Si tratta di una caratteristica innata che permane nel corso della vita, proprio come l'orecchio musicale o il senso dell'orientamento.
Si parla di "disturbo" del neurosviluppo perché questa caratteristica causa solitamente difficoltà nell'apprendimento. Tuttavia, mentre il DSA permane, le difficoltà ad esso legate possono essere compensate, esattamente come le difficoltà visive vengono compensate con l'uso degli occhiali. La dislessia, in particolare, è un disturbo specifico della lettura che si caratterizza per la difficoltà nell'effettuare una lettura accurata e fluente in termini di velocità e correttezza, con possibili ripercussioni sulla comprensione del testo scritto.
Non è raro che più DSA convivano nella stessa persona: spesso la dislessia si accompagna alla disortografia, creando una combinazione di difficoltà che richiede approcci personalizzati.
Gli interventi per aiutare l'apprendimento in un bambino con dislessia passano dal riconoscimento del disturbo e da una diagnosi effettuata da un medico afferente alla neuropsichiatria infantile, cui solitamente si viene indirizzati dal pediatra di base, sollecitato dai genitori o dalla scuola. Il riferimento normativo è la Legge n. 170 dell'8 ottobre 2010 «Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico», con le Linee Guida riviste nel 2020.
La Legge 170 assegna alla scuola il compito di individuare precocemente gli alunni e le alunne che potrebbero avere un DSA e di mettere in atto attività di potenziamento per superare le difficoltà. Un principio generale è che la competenza sui DSA deve riguardare l'intero corpo docente di ogni classe, perché i docenti devono eventualmente consigliare alla famiglia di affrontare un percorso diagnostico. Oltre a comunicare il sospetto, la scuola deve esplicitare la tipologia delle difficoltà incontrate.
La diagnosi deve avvenire nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale o, quando non sia possibile, da parte di specialisti o strutture accreditate. Il riconoscimento tempestivo permette di attivare strumenti compensativi e misure dispensative che possono fare la differenza nel percorso scolastico e nella vita quotidiana di chi convive con la dislessia.
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