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Il progetto
09 Ottobre 2025 - 12:00
È partita ieri a Collegno, presso la Facoltà di Scienze della Formazione, la prima giornata del corso sulla gestione di violenza e aggressioni a danno di operatori sanitari e sociosanitari. Un'iniziativa che risponde a un fenomeno purtroppo in crescita: gli episodi di aggressione nei confronti di medici, infermieri e personale sanitario sono sempre più frequenti, rendendo necessaria una formazione specifica per affrontare situazioni di rischio.
Il Progetto PIAM (Preventive Intervention Aggression Management) combina tecniche pratiche e approccio teorico per prevenire l'escalation di aggressività e violenza negli ambienti sanitari. L'obiettivo è fornire agli operatori gli strumenti necessari per riconoscere i segnali di pericolo, gestire le crisi e, quando necessario, difendersi.
UN APPROCCIO SU TRE LIVELLI
Il metodo si articola su tre livelli di prevenzione. Il primo è la prevenzione primaria, che punta sulla sensibilizzazione e sulla preparazione degli operatori per riconoscere situazioni potenzialmente pericolose prima che degenerino. Il secondo livello è la prevenzione secondaria, che si concentra sulla gestione della crisi attraverso tecniche di negoziazione e de-escalation, ovvero strategie comunicative per abbassare la tensione e riportare la calma.
Infine, quando le altre strategie non sono sufficienti, entra in gioco la prevenzione terziaria: l'azione fisica come ultima risorsa per proteggere se stessi e i pazienti. Questa fase prevede tecniche di difesa personale studiate specificamente per il contesto sanitario, dove la priorità resta sempre la sicurezza di tutti.
Il corso teorico-pratico si sviluppa in tre giornate formative e fornisce ai partecipanti competenze essenziali per affrontare situazioni di violenza e aggressione nei diversi contesti professionali. Gli obiettivi formativi includono la capacità di prevenire l'escalation, comunicare efficacemente anche sotto pressione, agire in modo sicuro e responsabile, e gestire lo stress e le emozioni che inevitabilmente accompagnano questi eventi critici.
Il programma prevede 24 ore di formazione con metodologie didattiche variegate: dalle lezioni frontali alle esercitazioni pratiche, dal confronto e dibattito al role playing, fino alla valutazione di scenari teorici e pratici che simulano situazioni reali.
Il corso è stato presentato in Regione Piemonte lo scorso 28 febbraio ed è accreditato al Sistema ECM Regione Piemonte con 46 crediti formativi. Il responsabile scientifico è il dottor Michele Presutti, direttore della Struttura Complessa Formazione, Qualità e Gestione del Rischio Clinico nelle Attività Sanitarie ASLTO3.
Il team docenti è composto da professionisti internazionali: Carmine Cipriano, Karen Young ed Enrico Cossa di ELS Enterprise, affiancati da Michela Folcat, infermiera ASLTO3 e consulente dello stesso ente. La formazione è destinata a medici, infermieri e operatori sociosanitari dei dipartimenti emergenza e salute mentale.
Il corso proseguirà a Collegno nelle giornate di oggi giovedì 9 e domani venerdì 10 ottobre, sempre presso la Facoltà di Scienze della Formazione in piazza Avis 7, con orario dalle 9.00 alle 18.00.
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