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Confindustria Canavese festeggia 80 anni: verso un nuovo modello imprenditoriale con la lezione di Olivetti

Un evento ad Ivrea per ripartire dall’eredità olivettiana e lanciare un tavolo multidisciplinare per creare un modello imprenditoriale innovativo e responsabile

Confindustria Canavese festeggia 80 anni: verso un nuovo modello imprenditoriale con la lezione di Olivetti

Paolo Conta

Il 27 ottobre 2025, Confindustria Canavese ha celebrato i suoi 80 anni di attività con un’assemblea pubblica organizzata all’Officina H di Ivrea, una giornata che ha richiamato imprenditori, istituzioni e professionisti per riflettere sul futuro del territorio e delle imprese locali. L’evento ha offerto l’occasione per analizzare le sfide moderne e per proporre nuove strategie in un contesto economico sempre più complesso.

Il presidente di Confindustria Canavese, Paolo Conta, ha ricordato le origini storiche dell’associazione, nata nel 1945, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, grazie alla visione di imprenditori come Adriano Olivetti. Conta ha sottolineato che, fin dalla sua nascita, l’Associazione ha cercato di coniugare lo sviluppo economico con una forte responsabilità sociale. "Il pensiero olivettiano ha dato un impulso fondamentale per lo sviluppo non solo dell’Italia, ma anche del mondo, combinando l’innovazione con un modello unico di responsabilità sociale d’impresa", ha dichiarato il presidente.

Tuttavia, il panorama economico contemporaneo è ben diverso da quello del dopoguerra. Conta ha evidenziato la crescente complessità del contesto attuale, con variabili imprevedibili che vanno dalle guerre alle crisi economiche, fino alla pandemia e all’inflazione. "Il ritmo delle imprese non può rallentare. Dobbiamo continuare a far sentire la nostra voce collettiva per migliorare le condizioni operative, come il costo dell’energia, la burocrazia e le infrastrutture", ha affermato, esortando ad agire su temi cruciali come la digitalizzazione e la sostenibilità.

In risposta a queste sfide, Confindustria Canavese ha proposto l’apertura di un tavolo multidisciplinare per creare un nuovo modello imprenditoriale. L’iniziativa intende guardare all’eredità olivettiana, riprendendo la visione di Adriano Olivetti, ma adattandola ai tempi moderni. Ivrea, la città che ha visto nascere il pensiero olivettiano, è il luogo ideale per questo processo di reinterpretazione. "Dobbiamo creare un ecosistema dinamico che unisca tecnologia, sociologia, giurisprudenza, economia, filosofia ed etica", ha dichiarato Conta. "Solo così potremo sviluppare un modello imprenditoriale che risponda alle sfide globali e locali".

Durante l’assemblea, sono state delineate tre priorità per il futuro: l'abbattimento dei dazi interni all'Unione Europea, l'attivazione dell'accordo Mercosur e la creazione di una politica industriale nazionale chiara e stabile. Inoltre, è stato sottolineato l'importante ruolo dell'innovazione, della formazione e della creazione di competenze specializzate come leve fondamentali per affrontare la competizione globale.

Sonia Cambursano, consigliera della Città Metropolitana di Torino, ha sostenuto l’idea di un futuro imprenditoriale che si basi su innovazione e tradizione, sottolineando la capacità degli imprenditori canavesani di resistere e adattarsi. "Il Canavese ha sempre avuto radici forti, e gli imprenditori locali sono abituati a evolversi con le proprie tradizioni e con la volontà di guardare oltre i confini", ha dichiarato Cambursano.

Anche il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, ha rimarcato l'importanza di continuare a investire nella crescita delle imprese locali, con un focus sulle infrastrutture e sulle comunità. "Il Canavese ha bisogno di una visione coraggiosa per il futuro, incentrata sul lavoro, sulle imprese e sul benessere della comunità", ha affermato.

Confindustria Canavese, con la sua lunga storia di innovazione e resilienza, si prepara a un nuovo capitolo, puntando su un modello imprenditoriale che unisca tecnologia, umanesimo e responsabilità sociale.

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