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Caso Garlasco, Pinerolo diventerà luogo di indagine

Nello studio DIFOB saranno analizzati i telefoni e i computer sequestrati: la Procura di Brescia tratta il caso con le stesse procedure delle inchieste di mafia e terrorismo

Caso Garlasco, Pinerolo diventerà luogo di indagine

Sarà Pinerolo uno dei punti nevralgici della nuova fase d’indagine sul caso Garlasco, il delitto di Chiara Poggi, avvenuto quasi vent’anni fa e ancora al centro di sviluppi giudiziari. Nella cittadina piemontese si terranno infatti gli esami informatici considerati decisivi per far luce su alcuni aspetti della presunta corruzione che coinvolgerebbe l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, e la famiglia di Andrea Sempio.

Lunedì 3 novembre, alle ore 15, presso lo studio DIFOB di Pinerolo, l’esperto di informatica forense Matteo Ghigo inizierà le operazioni di estrazione e copia forense dei dati contenuti nei telefoni e nei computer sequestrati all’ex magistrato. Si tratta di un passaggio tecnico cruciale: i file digitali verranno duplicati e analizzati per individuare eventuali rapporti, comunicazioni o movimenti di denaro collegati al presunto tentativo di “favorire” Sempio nel 2017.

L’incarico è stato affidato dalla Procura di Brescia, che coordina le indagini e ha deciso di trattare la vicenda con le stesse modalità delle inchieste su mafia o terrorismo, così da poter ottenere un periodo più lungo di conservazione dei tabulati telefonici: sei anni invece di due.

Ghigo, tecnico esperto in mobile forensics e sviluppatore di software specializzati come Ermès e WACE, lavorerà per garantire l’integrità e la tracciabilità dei dati, ricostruendo chat, email e file eliminati. Tutto il materiale sarà riversato in una “copia-mezzo” che dovrà essere consegnata agli inquirenti entro 45 giorni, seguita da un’analisi approfondita di altri 60 giorni a cura del GICO della Guardia di Finanza.

Le verifiche riguardano i possibili canali di movimentazione di denaro e un presunto versamento a esponenti della magistratura tramite intermediari, ipotesi riaperta nel 2023-2024 dopo una lunga serie di archiviazioni. Gli investigatori stanno inoltre analizzando i rapporti tra Venditti e alcuni ex carabinieri della sua squadra di Pavia – tra cui Silvio Sapone e Giuseppe Spoto – per chiarire se tra il 2014 e il 2017 vi siano stati contatti impropri o irregolari nel periodo in cui Sempio era sotto indagine e successivamente prosciolto.

Nel frattempo, il Tribunale del Riesame di Brescia dovrà esprimersi nuovamente sulla legittimità dei sequestri informatici eseguiti tra settembre e ottobre, dopo un primo annullamento parziale. Le analisi di Pinerolo, dunque, potrebbero rivelarsi decisive per il futuro di un caso che, a distanza di anni, continua a intrecciare giustizia, tecnologia e mistero.

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