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Il caso

Chivasso, entra a scuola con un’ascia dopo le prese in giro degli studenti: denunciato un 48enne

Minacce e possesso di arma impropria sono le accuse a carico dell'uomo: momenti di paura all’Istituto Alberghiero “Carlo Ubertini”

Chivasso, entra a scuola con un’ascia dopo le prese in giro degli studenti: denunciato un 48enne

L'Istituto professionale Alberghiero “Carlo Ubertini” di Chivasso

Attimi di paura all’Istituto professionale Alberghiero “Carlo Ubertini” di Chivasso, dove un uomo di 48 anni, Bruno C., è stato denunciato dai carabinieri per minacce e possesso ingiustificato di arma impropria dopo aver fatto irruzione nella scuola brandendo un’ascia da giardino.

L’episodio è avvenuto nella mattinata di venerdì 7 novembre. Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo, residente in città, stava lavorando il proprio orto confinante con il cortile dell’istituto quando un gruppo di studenti, durante la ricreazione, ha iniziato a deriderlo con risate e battute. Quelle provocazioni, però, hanno scatenato la sua reazione. In preda alla rabbia, il 48enne ha abbandonato il terreno, ha trovato il cancello della scuola aperto e, impugnando l’attrezzo agricolo, ha raggiunto il cortile tra lo sconcerto generale.

I presenti hanno immediatamente dato l’allarme. Il personale scolastico ha richiamato gli studenti all’interno dell’edificio, mentre alcuni ragazzi si sono rifugiati nelle aule. I carabinieri di Chivasso, giunti sul posto in pochi minuti, hanno fermato l’uomo vicino all’ingresso: appariva già più tranquillo e non ha opposto resistenza.

Portato in caserma per accertamenti, ha raccontato di essersi sentito esasperato dalle continue prese in giro. Nessuno è rimasto ferito e, secondo quanto emerso, le minacce sarebbero state solo verbali, accompagnate dal gesto di agitare l’ascia in aria. Nonostante ciò, l’episodio ha generato panico tra studenti e insegnanti.

La direzione dell’istituto, che dipende dalla sede principale di Caluso, ha scelto di non commentare, ma tra il personale si discute sull’opportunità di rafforzare la sorveglianza nei cortili e negli spazi esterni. Intanto, il 48enne è stato denunciato a piede libero: l’accusa di possesso di arma impropria si applica anche agli strumenti di uso agricolo quando impiegati in contesti potenzialmente pericolosi.

I militari stanno ancora verificando la sequenza esatta dei fatti e valutando se le provocazioni dei ragazzi possano avere rilievo nelle indagini. Intanto, in città resta la preoccupazione per un episodio che, pur senza conseguenze fisiche, ha riacceso il tema della sicurezza nelle scuole e del rispetto reciproco. Molti residenti hanno espresso solidarietà sia agli studenti spaventati sia all’uomo, descritto da chi lo conosce come una persona pacifica.

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