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Il sogno universitario di Grugliasco: dal piano regolatore gli alloggi per gli studenti

Servono appartamenti per i giovani ma non solo: sarà difficile trovare affitti a lungo termine

Il sogno universitario di Grugliasco: dal piano regolatore gli alloggi per gli studenti

Il sogno universitario di Grugliasco: dal piano regolatore gli alloggi per gli studenti

Una città universitaria, dove ci sia integrazione tra Università e territorio, sull’esempio di tante altre città italiane ed europee. Questo l’obiettivo dell’Amministrazione di Grugliasco, che ha presentato la revisione del piano regolatore in vigore da otto anni, ovvero con due anni di anticipo rispetto alla legge. «Senza andare troppo lontano e citare altre città italiane o europee, basti pensare a come si è trasformata la zona del Campus Einaudi a Torino. Ecco, noi vorremmo poter replicare, su scala più estesa, quel che è successo in un quartiere intero di Torino che è diventato pienamente universitario, che vive con l’università e dell’università», spiegano il sindaco Emanuele Gaito e l’assessore alla Governance Territoriale, Luciano Lopedote.
Una sfida quella di Palazzo Civico, visto che al termine del cantiere universitario per la Città delle Scienze dell’Ambiente, con fine lavori prevista per l’autunno del 2026, e con l’inaugurazione del polo del sapere, arriveranno a Grugliasco 10mila persone tra studenti, docenti e altro personale a servizio dell’Università «e che comporterà una trasformazione decisiva per la nostra città ma anche problematiche da affrontare rapidamente». Tra queste ultime, la scarsità di alloggi dedicati agli affitti a lungo termine a favore di quelli a uso transitorio, in costante aumento

Parte del fabbisogno di residenze universitarie sarà soddisfatto con la rifunzionalizzazione di parte del complesso dell’ex ospedale psichiatrico, nel parco vicino ai dipartimenti di Scienze Agrarie, Forestali Alimentari e Scienze Veterinarie. Edisu ha già avviato la riconversione in residenze per studenti dei fabbricati con la previsione di 250 posti letto. «Tuttavia è necessario individuare ulteriori aree idonee, anche a partire da alcune proposte già pervenute per la realizzazione di residenze universitarie intervenendo su fabbricati esistenti», spiegano gli amministratori grugliaschesi. E i fabbricati saranno una parte dell’ex convento delle suore Missionarie della Consolata nell’area tra via Crea e corso Allamano; la ex Barbero su corso Torino; un’area tra strada Antica di Grugliasco e via Marzabotto. Altre aree che potrebbero essere prese in considerazione sono: una in via Castagnevizza; una nel quartiere “Borgo Nuovo”; un’area in strada del Gerbido e una di proprietà comunale in via Pietro Micca che è inserita nel piano delle alienazioni immobiliari.

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