l'editoriale
Cerca
Inchiesta archiviata senza colpevoli
15 Dicembre 2025 - 11:00
Foto d'archivio
È stata archiviata l’inchiesta che vedeva coinvolto monsignor Marino Basso, parroco noto anche per la sua attività di esorcista, accusato di furto aggravato in relazione alla scomparsa di tre arazzi fiamminghi del Duomo di Torino e di 66 tra dipinti e statue dal convento di San Francesco a Susa. Le opere non sono mai state recuperate, ad eccezione di un dipinto rinvenuto nella casa parrocchiale di Pecetto, nel gennaio 2024.
La decisione di archiviazione riguarda anche gli altri tre indagati. Nel provvedimento si evidenzia che non sono emersi elementi concreti per attribuire a monsignor Basso o agli altri coinvolti la responsabilità delle sparizioni. L’indagine era stata avviata dopo il ritrovamento del quadro nell’alloggio parrocchiale, a seguito di una perquisizione dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.
Secondo quanto ricostruito, il dipinto risultava appeso a una parete della casa parrocchiale, ma il parroco ha dichiarato di non esserne a conoscenza, spiegando che l’arredamento dell’appartamento era stato curato da collaboratori. Inoltre, l’assenza di inventari completi non avrebbe consentito di stabilire con certezza la provenienza dell’opera.
Coinvolti nell’inchiesta anche Vincenzo e Francesco Simone, collaboratori del sacerdote, anch’essi prosciolti. I due avevano seguito monsignor Basso nei diversi incarichi pastorali, occupandosi di manutenzione e custodia di beni artistici, attività che, secondo quanto riferito, sarebbero state svolte con autorizzazioni della Soprintendenza. A Susa, in particolare, avrebbero avuto il compito di vigilare su un complesso non abitato da tempo. A Pecetto, la loro presenza era legata anche a esigenze di assistenza familiare.
Resta però irrisolta la questione della scomparsa delle opere, in particolare dei tre arazzi fiamminghi del Seicento appartenenti al Duomo di Torino. Nel decreto di archiviazione si sottolinea che vi sono testimonianze che collocano gli arazzi ancora alla Consolata anche dopo il trasferimento del parroco. Gli arazzi, di grandi dimensioni, erano stati arrotolati e messi in deposito dopo l’incendio del Duomo del 1997, con l’obiettivo di ricollocarli una volta conclusi i lavori di restauro, nel 2014. Da allora, se ne sono perse le tracce.
L’archiviazione chiude quindi il procedimento penale nei confronti di monsignor Basso e degli altri indagati, mentre restano aperti gli interrogativi sulla destinazione finale delle opere trafugate.
I più letti
L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@torinocronaca.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Massimo Massano
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..