Sciarpe di lana fatte a mano nelle Rsa torinesi per i senzatetto

Immaginate mani esperte, segnate dal tempo ma piene di vita, che intrecciano fili di lana colorata in laboratori ricchi di risate e ricordi. È la magia del Natale che il gruppo emeis sta regalando quest’anno nelle sue RSA in Italia, con il progetto “Un Filo che Unisce”.

In alcune residenze del Torinese, in questi mesi autunnali, si sono accesi laboratori di maglia e cucito creativo. Gli anziani, supportati dalle educatrici, hanno creato sciarpe soffici, cappelli accoglienti e coperte avvolgenti, destinate ai senzatetto del territorio. Un’attività che non solo permette agli ospiti di esprimersi, ma che restituisce loro un ruolo attivo, utile e profondamente significativo all’interno della comunità.

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«Queste attività manuali rappresentano un vero allenamento per mente e mani - sottolinea Alessandra Taveri, CEO di emeis Italia - aiutano i nostri ospiti a mantenere e potenziare abilità che nel tempo potrebbero affievolirsi. Ma c’è un valore ancora più grande: sentirsi utili, importanti. Sapere che un loro gesto può scaldare qualcuno che sta vivendo un momento difficile dà un senso profondo alle loro giornate».

E la gioia non finisce lì: ogni regalo porta un bigliettino scritto a mano dagli ospiti, con frasi che toccano l’anima. «Ti auguro calore e serenità», scribacchia Rosaria, 95 anni, con una calligrafia tremolante ma piena di tenerezza. «Un abbraccio fatto a mano», aggiunge Veronica, 89 anni, evocando un calore che va oltre la lana.

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A prendere parte all’iniziativa: Torino (TO). Residenza Richelmy per la Caritas Torino; Torino (TO). Residenza Giardino degli Aironi per la Croce Rossa di Chivasso (TO); San Maurizio Canavese (TO). Ville Turina Amione per ente del territorio; Borgaro (TO). Casa Mia Borgaro per l’associazione “Cuori di Maglia” che si occupa di realizzare corredini in maglia da donare ai reparti di terapia intensiva neonatale; Grugliasco (TO). Residenza Consolata per le scuole del territorio.

Le mani degli anziani tessono così una rete di solidarietà che abbraccia il territorio, portando lo spirito del Natale a chi spesso si trova ai margini della società. Un piccolo gesto che, come un filo sottile, può legare molte vite.