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L'INIZIATIVA

Chieri avvia il monitoraggio delle aree umide di Fontaneto per gli interventi finanziati dall’Unesco

Sensori sul campo per mappare acqua e suolo: dati prima dei cantieri, spiega l’assessore all’Ambiente Andrea Limone

Chieri avvia il monitoraggio delle aree umide di Fontaneto per gli interventi finanziati dall’Unesco

L’amministrazione comunale di Chieri ha avviato una fase di monitoraggio strumentale avanzato presso il sito di Fontaneto, un’area umida di alto valore ecologico. L’operazione, propedeutica agli interventi di riqualificazione sostenuti dall’Unesco, prevede l’installazione di sensori per la raccolta di dati ambientali necessari a calibrare i futuri cantieri in modo scientifico e non invasivo.

L’assessore all’Ambiente, Andrea Limone, ha sottolineato l’importanza di questa fase preliminare: "Vogliamo avere tutti i dati in mano per operare nel modo più corretto sul territorio, riducendo i margini d’errore e investendo con criterio le risorse disponibili". Il monitoraggio analizzerà nel dettaglio i livelli idrici, la qualità dell’acqua, la temperatura e l’umidità del suolo, permettendo di comprendere la dinamica dell’ecosistema nelle diverse stagioni.

Le zone umide, come quella di Fontaneto, svolgono una funzione cruciale come corridoi ecologici, rifugi per la biodiversità e regolatori naturali contro fenomeni estremi quali siccità e piogge intense. I dati raccolti costituiranno la base oggettiva per la progettazione esecutiva finanziata dall'Unesco, che si concentrerà su interventi di riqualificazione idraulica leggera, ripristino degli habitat e rinaturalizzazione delle sponde.

Parallelamente alle attività tecniche, il Comune sta valutando momenti di coinvolgimento e informazione per la cittadinanza e le associazioni locali, con l’obiettivo di condividere il valore di questo capitale naturale e sensibilizzare sui benefici prodotti dalle aree umide per la resilienza climatica del territorio.

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