Superga, il rito di fine anno dell’Olimpiatletica: corsa condivisa e brindisi con vista su Torino

La tradizione è stata rispettata anche quest’anno: Superga è tornata a essere il punto di riferimento simbolico per l’Olimpiatletica. Nella mattinata di domenica 28 dicembre 2025 il gruppo di Settimo Torinese si è ritrovato ai piedi della basilica per l’ormai consueto allenamento collettivo seguito dal brindisi di fine anno. 

Guidati dal presidente Michele Iacovelli, i runner hanno affrontato la panoramica di Superga, tracciato d’allenamento che ha scandito l’intera stagione agonistica. Nessun cronometro, nessuna classifica: il passo è stato quello del gruppo, con l’obiettivo di condividere la fatica e rinsaldare lo spirito di squadra. La cornice, tra curve, boschi e scorci su Torino, ha fatto il resto.

Per la società giallonera, l’appuntamento di Superga è molto più di una seduta di corsa. È un rito di chiusura che consolida i legami interni e segna il passaggio verso il nuovo anno. Un gesto collettivo che racconta identità e continuità, la cifra con cui l’Olimpiatletica ha costruito negli anni il proprio percorso sportivo e umano.

Il 2025 viene archiviato con soddisfazione: i riscontri non si sono limitati alle gare piemontesi, ma hanno trovato spazio anche a livello nazionale, confermando crescita e solidità del gruppo. Lo sguardo ora è rivolto agli impegni del 2026.

Al traguardo dell’allenamento, spazio al brindisi ben augurale. Calici alzati e sorrisi hanno suggellato un momento che supera la dimensione competitiva, ricordando a tutti che la corsa è anche relazione, appartenenza, condivisione di un percorso.

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