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02 Ottobre 2021 - 08:23
Sale ancora la quota di non vaccinati tra i pazienti ricoverati per Covid: è ora all’85%. Secondo i dati della Regione, degli attuali 20 ricoverati in terapia intensiva, 17 sono non vaccinati (11 uomini e 6 donne), altri 3 sono invece pazienti vaccinati ma con un quadro clinico serio per patologie pregresse. Dei 189 ricoveri in terapia ordinaria i pazienti non vaccinati sono 99. E prosegue quindi la corsa vaccinale, che da lunedì vedrà partire le convocazioni di oltre 730mila anziani per la terza dose. Ma la macchina delle inoculazioni si rafforza sul fronte della medicina territoriale, con le dosi a disposizione anche presso i medici di famiglia. Intanto, dal generale Figliuolo arriva il via libera per il personale sanitario.
Via libera dai medici
Nell’incontro convocato, ieri mattina, dalla Direzione Sanità della Regione Piemonte con le rappresentanze sindacali di categoria dei medici di base sono state confermate le procedure per l’utilizzo dei vaccini Pfizer e Moderna negli studi e negli ambulatori, per cui potranno essere accolte le richieste degli assistiti di tutte le fasce di età. Insomma, non soltanto più gli ultrasessantenni, «fermo restando il proseguimento del loro impegno negli “hub” vaccinali» specificano dalla Regione. In questo modo i medici di medicina generale potranno vaccinare gli assistiti di tutte le fasce di età e non soltanto più gli ultrasessantenni, come accadeva prima, quando il vaccino di cui venivano dotati era soltanto AstraZeneca, somministrabile soltanto agli ultrasessantenni. Nei prossimi giorni verranno perfezionate le modalità operative per la fornitura dei vaccini attraverso le Asl ai medici di medicina generale che aderiranno all’iniziativa. Il governatore Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, dopo aver chiesto e ottenuti dal generale Figliuolo di poter partire anche con la terza dose per gli operatori sanitari, rinnovano la soddisfazione per un’intesa che rafforza ulteriormente la macchina vaccinale, «grazie alla rete capillare dei medici di medicina generale che rinnovano il loro puntuale e prezioso impegno nella lotta contro il Covid».
Sindacati soddisfatti
Un incontro «positivo» secondo i rappresentanti sindacali Roberto Venesia della Fimmg, Mauro Grosso Ciponte dello Snami e Gian Massimo Gioria della Smi. «I medici di medicina generale proseguono attivamente nella campagna vaccinale contro il Covid continuando a dare il loro contributo negli “hub”, con la possibilità, per i medici che lo vorranno, di vaccinare nei propri studi gli assistiti di ogni fascia di età, avendo a disposizione i vaccini Pfizer e Moderna». Dal 21 ottobre, secondo quanto programmato con la Regione, partiranno anche le prime vaccinazioni contro l’influenza stagionale. E il piano sarà messo a punto, secondo precise scadenze, nei prossimi giorni, a fronte di circa 1,1 milioni di dosi da iniettare secondo un programma diviso per fasce d’età e accesso prioritario alla vaccinazione antinfluenzale.
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