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23 Novembre 2021 - 07:36
«Accelerate, come potete». Un imperativo, più che un ordine, quello arrivato dal Dirmei alle Asl sul vaccino “booster”. Le prenotazioni nell’arco di ventiquattro ore nella fascia tra 40 e 59 anni, ieri, sono quasi raddoppiate. In serata sfioravano le 10mila, ma nel primo giorno di somministrazioni state convocate solo 479 persone in Piemonte. Almeno 60.600 persone su 906mila, a oggi, avrebbero già maturato il semestre per chiedere il rinforzo. Che le richieste accordate, per ora, sembrino poche sarebbe questione di agende e prenotazioni, oltre che di posti liberi, nonché l’effetto di una marcia più spedita chiesta da Roma. E nelle stesse ore il ministro della Salute, Roberto Speranza ha annunciato ai presidenti delle Regioni la possibilità di anciparla a cinque mesi.
A RITMO SERRATO Il completamento dell’immunizzazione dovrà procedere a ritmo serrato anche in Piemonte, in particolare, su immunodepressi e altamente fragili, ospiti e operatori delle residenze sanitarie e socioassistenziali per minori, disabili, pazienti psichiatrici e tossicodipendenti, personale sanitario e ultraottantenni. Parallelamente è stato chiesto di accelerare anche con le somministrazioni da 40 anni in su, benché siano circa 470mila le terze dosi già somministrate in tutto il Piemonte, che continua a essere primo in Italia per inoculazioni. «La scelta di sottoporsi alla terza dose è come si sa volontaria - sottolineano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - ma il nostro obiettivo è quello di somministrarla il più velocemente possibile a tutti coloro che hanno già maturato i tempi necessari per riceverla».
NUOVI “OPEN DAY” Proprio ieri mattina, sono state convocate le Asl per chiedere di organizzarsi al meglio, magari, con nuovi “open day”. Se la prima dose resta ad accesso libero e conta ancora almeno 550mila indecisi o No Vax, trascorsi sei mesi dal ciclo completo, sarà necessario prenotare il vaccino di rinforzo: attraverso il portale www.ilpiemontetivaccina.it a partire dai 15 giorni precedenti la scadenza dei sei mesi, ma anche presso le farmacie aderenti alla campagna vaccinale o il proprio medico di famiglia. Chi non dovesse farlo riceverà fino a tre convocazioni successive dalla Asl, a cui è stato affidato il tentativo di convincere più persone. Oggi, invece, gli stessi direttori delle Aziende sanitarie si confronteranno con la Regione per capire come organizzarsi in anticipo nell’eventualità di una seria recrudescenza di ricoveri e malati nella quarta ondata della pandemia. Anche ieri, infatti, sono stati registrati altri 232 nuovi casi e 27 ricoverati in più negli ospedali. Tre i decessi. Numeri che ancora non allarmano, ma costringono a non farsi trovare impreparati da qui a breve. E non solo con la siringa.
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