l'editoriale
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05 Gennaio 2022 - 07:30
Il giorno nero dei 20mila contagi. Non era mai arrivato o, forse, con la quarta ondata di Covid che corre di pari passo con la campagna vaccinale, nessuno avrebbe immaginato che l’ultimo bollettino dell’Unità di Crisi segnasse il 19,6% di positività a fronte di 104.228 tamponi effettuati, con 20.453 nuovi casi di cui 14.733 asintomatici (72%). «Non è un errore di trascrizione» confermano dal Dirmei. Casi più che quadruplicati in ventiquattro ore. Con un’incidenza doppia rispetto alla popolazione dopo Natale e Capodanno.
Il Piemonte finisce così a pochi passi dall’arancione, dopo essere appena finito in giallo. Domani la “pagella” settimanale per il ministero della Salute permetterà di conoscere se l’impennata di infetti e ricoverati delle scorse settimane, oltre ad un’incidenza percentuale sulla popolazione fuori controllo, basteranno a far scattare il “giro di vite” da lunedì.
SCATTA L'ALLERTA ANCHE SUI RICOVERI Ieri non è andata meglio negli ospedali, già in affanno, che per l’Agenas hanno superato il 18% di posti occupati in rianimazione e il 23% nei reparti ordinari. Altri 62 ricoveri di cui 57 in area medica dove i pazienti sono 1.411 e cinque in rianimazione con 117 letti occupati. Ma in poche ore sono arrivati a un’impennata anche gli isolamenti domiciliari, quasi 16mila in più in ventiquattro ore con 97.332 persone in quarantena con il Covid. Ventuno, invece, le morti che si aggiungono ai numeri in continua progressione da giorni per un totale di 12.093 decessi dall’inizio della pandemia di cui 5.793 a Torino. Le guarigioni, poi, con cui si aggiorna il quadro procedono a un quarto della velocità con soli 5.033 pazienti usciti dall’incubo nell’ultima giornata. In Piemonte la situazione sembra essere precipitata proprio durante le feste, segnando un raddoppio dei contagi in una settimana.
IL RADDOPPIO DELL'INCIDENZA In serata arriva anche l’ultimo monitoraggio sull’incidenza del Covid tra gli adulti e i bambini, con un aumento esponenziale tra più grandi ma non solo. A cavallo fra il 27 dicembre e il 2 gennaio l’epidemia è arrivata a 1.323,3 casi ogni 100mila abitanti: più che raddoppiata (+144,4%) rispetto ai 541.5 contagi della scorsa settimana. L’aumento maggiore si registra nella fascia di età tra 19 e 24 anni che è salita a 2.716 casi da 948,9 con un aumento del 186% rispetto alla settimana precedente. Nella fascia tra 25 e 44 anni un poco meno, ma sempre oltre il raddoppio con 1.958,9 casi dai 775.2 della scorsa settimana (+152,7%). Tra 45 e 49 anni i casi si attestano a 1.353,2 dai 511.9 della settimana scorsa (+164,3%), mentre tra 60 e 69 anni sono stati 842.2 contro i 345,9 di sette giorni fa (+ 143,5%). Sono stati 557,9 i nuovi casi di Covid tra 70 e 79 anni, mentre erano 239,5 la scorsa settimana (+132,9%). Contagi in aumento anche tra gli ultraottantenni con 332,9 casi questa settimana rispetto ai 141,4 del monitoraggio precedente (+135,4%). Nonostante le scuole chiuse, inoltre, si sono registrati 56.546 casi tra i più giovani e gli adolescenti: 16.988 riguardano persone non vaccinate e di questi 3.399 sono bambini inferiori ai 10 anni. Circa il 20% dei casi fra i non vaccinati arriva proprio dai bimbi per cui la campagna è iniziata solo a metà dicembre. Tra 11 e 13 anni con il 60% già vaccinato, i casi positivi sono stati in tutto 1.763, di cui 1.293 fra non vaccinati (73%).
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