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Arrivate le prime 739 “pillole rosse”: «Vanno prescritte con tempestività»

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Foto: Depositphotos

«I farmaci sono arrivati nella nostra farmacia». C’è più della soddisfazione nel ricevere uno degli antidoti al Covid, già studiati all’Amedeo di Savoia la scorsa primavera, nella conferma dell’infettivologo Giovanni Di Perri. Il Piemonte ha ottenuto, infatti, 739 confezioni di pillole Merck, quelle rosse già conosciute come Molnupiravir e autorizzate insieme con il Remdesivir, che possono essere utilizzate anche a domicilio, per la cura di chi viene colpito dal virus e si ammala di Covid. Per usarlo, puntualizza l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, si dovrà ancora attendere «l’imprimatur dell’Agenzia nazionale per il farmaco». La pillola contro il Covid sarà prescritta ai soggetti maggiorenni ritenuti maggiormente a rischio di sviluppare una forma grave. Dovrà essere somministrata nei primi giorni dalla diagnosi, pena la perdita della propria efficacia. «Conosciamo il Molnupiravir e il vantaggio che offre nell’utilizzarlo è certamente quello di poter essere somministrato a domicilio, penso che possa avere una efficacia anche superiore rispetto ai primi studi che erano stati condotti e la vedevano al 30%»aggiunge Di Perri, che è anche direttore della Scuola di specializzazione in Malattie infettive dell’Università di Torino, oltre che primario all’ospedale Amedeo di Savoia. «Un fattore fondamentale con questi farmaci resta sempre la tempestività - aggiunge il professore, che sta già lavorando al protocollo con cui si definiranno terapie e modalità di prescrizione -. Come per i monoclonali, infatti, l’efficacia è legata alla rapidità della terapia». Per il Molnupiravir, ad esempio, l’Aifa ha indicato il tempo massimo in cinque giorni». Intanto il Piemonte prova a correre con i vaccini per cui, con l’autorizzazione per i più piccoli, la platesa di chi non ha ancora aderito alla campagna arriva a 637mila persone di cui 199mila bambini, a fronte dell’80% della popolazione vaccinabile già coperta. Il 60% di coloro che hanno maturato i 150 giorni per il richiamo booster hanno già ricevuto anche la terza dose: 1,5 milioni quelle somministrate finora.
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