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Maria Vittoria al collasso con l’Amedeo di Savoia: «Serve il nuovo ospedale»

MariaVittoria
Per capire la portata dell’emergenza, basta un numero. Quello del tabellone luminoso che campeggia all’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria e indica già in attesa, lunedì mattina, almeno 85 persone con le più varie sintomatologie. «E per 35 di questi dobbiamo trovare il modo di ricoverarli» ammette la direttrice dell’ospedale, Marilena Avanzato, confermando come l’influenza stagionale stia facendo esplodere nuovamente il fenomeno del cosiddetto “boarding”, ma anche mettendo in seria difficoltà reparti come la pediatria.

«Dieci letti per dieci piccoli pazienti, siamo al pieno e stiamo finendo anche l’ossigeno» confermano i medici a cui tocca davvero fare l’impossibile per evitare che i casi più gravi degenerino in polmonite. Due istantanee da un ospedale che ha quasi 140 anni, una ventina in meno di quanti non ne abbia l’Amedeo di Savoia. Non è un caso, dunque, che propri i dirigenti sanitari di entrambe le strutture abbiano dato vita a un comitato per la creazione del nuovo ospedale nell’area della Pellerina.

«La costruzione è ormai ineludibile e, volendo, possiamo dire che serviva già da molto tempo: il nuovo ospedale era necessario ieri. Torino non può più aspettare e noi siamo molto preoccupati per la situazione in cui si trovano i nostri ospedali» afferma Emilpaolo Manno, presidente del comitato. «All’Amedeo di Savoia abbiamo un problema di lontananza dai reparti di rianimazione e di chirurgia: l'ospedale è una sorta di arcipelago, dove il medico di guardia deve percorrere anche 400 metri quando c'è un'emergenza» spiega il primario Guido Calleri.

«Vogliamo accendere un faro su queste problematiche, parliamo di strutture non più funzionali alle attività che devono svolgere aggiunge ancora la dottoressa Marilena Avanzato. Sono anni che si parla di un possibile collasso del Maria Vittoria». Basti pensare che, se nel 2019 i passaggi in pronto soccorso sono stati 83.700 quest'anno il totale arriva già a 72.500, a fronte di un numero di posti letto che arriva a 338 nei reparti e 45 in “day hospital” calcolando quelli di entrambi gli ospedali.
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