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Giardino Grosa: il Comune verso una nuova convenzione con Intesa Sanpaolo per la gestione dell’area verde

Dopo anni di manutenzione ridotta e segnalazioni di degrado, l’assessore Tresso annuncia un nuovo accordo a partire dal 2026

Giardino Grosa: il Comune verso una nuova convenzione con Intesa Sanpaolo per la gestione dell’area verde

Giardino Grosa: sporco e degrado

Il Giardino Nicola Grosa, situato tra corso Vittorio Emanuele II e via Cavalli, torna al centro dell’attenzione dopo mesi di segnalazioni e dibattiti in Consiglio comunale. L’area, considerata per anni un modello di collaborazione pubblico-privato, versa oggi in condizioni di degrado, con problemi di pulizia, sicurezza e manutenzione.

L’assessore al Verde Francesco Tresso ha ricostruito la vicenda amministrativa: nel 2013 la Città di Torino stipulò una convenzione con Intesa Sanpaolo, che si assunse l’onere della manutenzione ordinaria del giardino per due anni dal collaudo, avvenuto il 30 settembre 2016. La banca proseguì gli interventi di cura e decoro fino al 2020, beneficiando di uno sconto sul canone Cosap.

Con l’introduzione del Canone patrimoniale unico nel 2021, tale agevolazione venne meno e la gestione tornò al Comune. Da allora, la Divisione Verde Pubblico ha garantito solo interventi di base: sfalcio dell’erba, ripristino di pavimentazioni e sostituzione dei giochi danneggiati, per un costo di 2.700 euro nel 2024 e 4.700 nel 2025.

Negli ultimi mesi, tuttavia, Intesa Sanpaolo ha manifestato la disponibilità a riprendere la manutenzione del giardino, proposta accolta favorevolmente dalla Città. È in fase di definizione una nuova convenzione pluriennale, che entrerà in vigore dal 2026, volta a garantire una gestione stabile e un chiaro equilibrio di competenze tra pubblico e privato.

Nel frattempo, la manutenzione resta affidata alla Circoscrizione 3, che si occuperà di ulteriori interventi di pulizia e sfalcio entro l’autunno. La situazione rimane critica: il giardino è interessato da presenze irregolari, accampamenti, rifiuti e infestazioni di ratti. Su autorizzazione del Comune, Amiat ha effettuato trattamenti di derattizzazione quindicinali tra marzo e ottobre 2025, mentre la polizia locale ha intensificato i controlli con due interventi settimanali, sanzioni per uso improprio del verde e multe per occupazione abusiva di suolo pubblico.

La questione ha sollevato critiche trasversali. Il consigliere Pierlucio Firrao (Movimento Civico) ha parlato di “errore di gestione” nel lasciare scadere la convenzione, mentre Elena Maccanti (Lega) ha sottolineato “il peggioramento visibile delle condizioni del parco dopo il passaggio al Comune”. Entrambi chiedono tempi rapidi per il nuovo accordo, considerato l’unica via per restituire al giardino decoro e fruibilità.

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