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Il cromosoma Y sta scomparendo: cosa significa davvero per la salute degli uomini

Il gene che definisce il sesso maschile perde pezzi da milioni di anni, ma oggi la sua scomparsa ha effetti concreti e preoccupanti

Il cromosoma Y sta scomparendo: cosa significa davvero per la salute degli uomini

Cromosoma Y, immagine di repertorio

Il cromosoma Y, simbolo genetico dell’identità maschile, sta lentamente sparendo. Da 300 milioni di anni ha il compito di determinare lo sviluppo dei caratteri maschili grazie al gene SRY, ma oggi ne conserva appena 55 geni rispetto ai circa 900 del cromosoma X. Se il ritmo attuale di perdita genetica continua, secondo i modelli evolutivi, il cromosoma Y potrebbe dissolversi del tutto in circa 11 milioni di anni. Una prospettiva remota, certo, ma le sue conseguenze sono già visibili.

Alcuni roditori, come il ratto spinoso giapponese, hanno già perso il cromosoma Y ma riescono ancora a generare maschi grazie a mutazioni alternative che attivano i geni sessuali. Una prova che l’evoluzione può reinventarsi, ma anche un monito: l’assenza del cromosoma Y non è pura teoria.

Non tutti lo sanno, ma anche negli esseri umani molti uomini iniziano a perdere il cromosoma Y in alcune cellule già dopo i 50 anni, soprattutto nel midollo osseo. Dopo gli 80, oltre il 40% presenta cellule ematiche senza cromosoma Y. Studi su uomini anziani in Svezia hanno collegato questa perdita a un aumento significativo di tumori solidi, malattie cardiache e un rischio sette volte maggiore di Alzheimer.

La causa? Il gene UTY, che regola il sistema immunitario. Senza di esso, alcune cellule si indeboliscono mentre altre producono tessuti cicatriziali dannosi. Nei topi, l’assenza del cromosoma Y ha raddoppiato la crescita dei tumori; negli uomini, è legata a forme più aggressive di cancro alla vescica. Paradossalmente, però, proprio questi tumori rispondono meglio a terapie innovative come i checkpoint inhibitors.

Fumo, inquinamento e sostanze chimiche industriali accelerano la perdita del cromosoma Y. Ma ci sono strategie preventive efficaci: smettere di fumare, migliorare l’aria che si respira, alimentarsi in stile mediterraneo, fare attività fisica e dormire bene. Si stanno inoltre testando farmaci antifibrotici per ridurre i danni cardiaci legati alla perdita del cromosoma.

Nel futuro prossimo, potremmo persino avere nei check-up medici un “punteggio di perdita del cromosoma Y” accanto al colesterolo. La genetica sta cambiando le regole, ma la medicina ha già cominciato ad adattarsi. Intanto, i consigli sono: evitare i mutageni, proteggere il DNA e monitorare i segnali che il corpo invia. La scomparsa del cromosoma Y è una questione evolutiva, ma anche personale.

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