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L'eiaculazione precoce è collegata ad anomalie cerebrali: un nuovo studio lo rivela

Le alterazioni cerebrali e neurochimiche potrebbero spiegare le difficoltà nel controllo dell'eiaculazione e le implicazioni emotive del disturbo

L'eiaculazione precoce è collegata ad anomalie cerebrali e squilibri nei neurotrasmettitori: un nuovo studio lo rivela

Immagine di repertorio

 Un nuovo studio pubblicato su Brain Imaging and Behavior ha svelato importanti differenze nell’attività cerebrale e nei sistemi di neurotrasmettitori nelle persone con eiaculazione precoce permanente. Utilizzando neuroimaging avanzato, i ricercatori hanno scoperto cambiamenti significativi in diverse aree cerebrali legate all’emozione, alla sensazione e alla percezione visiva, correlati a sistemi neurochimici essenziali per il controllo della sessualità, dell’eccitazione e dei movimenti muscolari.

L’eiaculazione precoce permanente è un disturbo sessuale maschile comune che causa eiaculazione rapida, solitamente entro un minuto dall’inizio del rapporto sessuale, influenzando negativamente l’autostima e le relazioni. Nonostante la sua diffusione (affligge circa il 5% di chi possiede un apparato riproduttivo maschile) i meccanismi cerebrali coinvolti rimangono in gran parte sconosciuti, con diagnosi basate principalmente su misurazioni auto-riferite e mancanza di marker biologici oggettivi.

Lo studio ha coinvolto 81 uomini, 46 con il disturbo e 35 di controllo. Le scansioni cerebrali, effettuate con una risonanza magnetica da 3 Tesla in stato di riposo, hanno rivelato un’attività cerebrale aumentata in aree come il cortice cingolato medio, l’ippocampo, e l’insula, tutte correlate alla regolazione emotiva e sensoriale. Al contrario, è stata osservata una riduzione dell’attività in altre aree come il precuneo, legato alla riflessione su sé stessi e alla percezione visiva. Questi cambiamenti cerebrali sono stati associati a misure di ansia, depressione e funzionalità sessuale. Un’attività maggiore nell’insula era correlata con punteggi più alti di depressione, mentre un'attività inferiore nel precuneo si associava a una minore funzionalità sessuale.

I ricercatori hanno anche esaminato la relazione tra l'attività cerebrale e i neurotrasmettitori principali, come dopamina, serotonina, norepinefrina e acetilcolina. I dati suggeriscono che l’attività cerebrale nei soggetti con eiaculazione precoce era strettamente correlata a aree ricche di recettori per questi neurotrasmettitori. La dopamina è cruciale per la motivazione e il controllo motorio, la serotonina regola l’umore e inibisce l’eiaculazione, mentre la norepinefrina e l’acetilcolina sono coinvolte nell’eccitazione e nel controllo muscolare. Questi squilibri nei neurotrasmettitori potrebbero spiegare la rapida eiaculazione in alcuni individui, che potrebbe essere legata a un disturbo del controllo emotivo e sessuale.

Nonostante i risultati promettenti, lo studio presenta alcune limitazioni. Il campione era relativamente ridotto e l’analisi è stata trasversale, il che impedisce di determinare se le alterazioni cerebrali siano la causa o il risultato del disturbo. Inoltre, i dati funzionali sono stati raccolti senza scansioni strutturali o altre misure biologiche. I ricercatori suggeriscono che studi futuri, con campioni più ampi e approcci multimodali, potrebbero fornire una comprensione più completa dei meccanismi cerebrali e neurochimici alla base dell'eiaculazione precoce.

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