Cerca

Scienza

Il CERN trasforma il piombo in oro: realizzato il sogno millenario degli alchimisti

Grazie all’esperimento ALICE del Large Hadron Collider, i ricercatori ottengono atomi d’oro da nuclei di piombo. Un traguardo scientifico straordinario, ma senza valore economico.

Il CERN trasforma il piombo in oro: realizzato il sogno millenario degli alchimisti

CERN

Quello che per secoli è stato un sogno degli alchimisti – trasformare il piombo in oro – è oggi realtà. A renderlo possibile è stato un team di fisici del CERN, che ha annunciato un risultato storico: la trasmutazione del piombo in oro attraverso complesse reazioni nucleari nel più potente acceleratore di particelle al mondo, il Large Hadron Collider (LHC).

Il traguardo, reso noto con la pubblicazione su Physical Review Journals, è stato raggiunto utilizzando il rivelatore ALICE (A Large Ion Collider Experiment), uno degli strumenti installati lungo il tunnel circolare da 27 chilometri dell’LHC. Gli scienziati hanno spiegato che il processo sfrutta collisioni tra nuclei di piombo, le quali generano campi elettromagnetici estremamente intensi. Questi campi possono innescare una reazione chiamata dissociazione elettromagnetica, che comporta l’espulsione di alcuni protoni dal nucleo atomico.

Il piombo ha 82 protoni nel suo nucleo. Durante l’esperimento, se vengono rimossi tre protoni, ciò che resta è un nucleo con 79 protoni: la configurazione tipica dell’oro. In altre parole, il piombo diventa oro, almeno per un breve istante.

“È impressionante vedere come i nostri rivelatori siano in grado di gestire collisioni che producono migliaia di particelle, ma anche di rilevare processi tanto delicati come la trasmutazione nucleare”, ha dichiarato Marco Van Leeuwen, portavoce del progetto ALICE.

Sebbene la scoperta abbia un’enorme rilevanza scientifica, il sogno di trasformare questo esperimento in una miniera d’oro è ben lontano dalla realtà. Durante la seconda fase di attività dell’LHC, tra il 2015 e il 2018, sono stati prodotti circa 86 miliardi di nuclei d’oro, pari però a una massa complessiva di soli 29 picogrammi – un valore microscopico, pari a una frazione infinitesimale di grammo.

Inoltre, gli atomi di oro creati hanno vita breve, perché collidono con altre particelle ad alta energia e si disintegrano quasi immediatamente. In altre parole, nessuna ricchezza in vista, ma un immenso passo avanti nella comprensione della fisica nucleare e dei meccanismi che regolano la materia.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.