l'editoriale
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28 Giugno 2022 - 07:32
Sono arrivati già nel fine settimana. Qualcuno addirittura domenica, il giorno del concerto di Vasco Rossi ad Ancona, cinque giorni prima dell’appuntamento torinese del 30 giugno prossimo. Sono ragazzi e ragazze che nel nome del Komandante farebbero qualsiasi cosa, anche piazzare la tenda davanti allo stadio, per giorni, sotto il sole, pur di non correre il rischio di perdere anche solo una delle tante emozioni che l’universo del Blasco, la combriccola di Paese che ha conquistato il mondo, sa regalare. Per ora sono una trentina le postazioni ma, nella mattinata, ne giungeranno sicuramente altri, oggi è il giorno dell’arrivo del Blasco in città.
«Quando sul palco la musica comincia, tutto torna» dice Vasco. E tutto tornerà anche per il suo pubblico, per i 40mila di giovedì sera allo Stadio Grande Torino per un concerto atteso quattro anni. Torneranno le emozioni alla “Sally”, il divertimento alla “Vado al massimo”, il seno nudo di “Rewind”, e le denuncia rock, stavolta al grido di “Fuck war”, degli “Spari sopra”. Sarà una notte magica con la quale il Komandante chiuderà il suo Vasco Live 2022 lungo 80 giorni in 11 tappe sempre sold out che alla fine conteranno oltre 700mila spettatori. Ma, prima di allora, da oggi a giovedì, saranno tre giorni da vivere al cardiopalma tutti nel nome del Blasco. Il suo arrivo è previsto entro la serata presso il resort Sina Villa Matilde di Romano Canavese dove soggiornerà con tutta la sua band e la fidata portavoce, l’amica Tania Sachs. La notizia del suo arrivo non è più un segreto, tanto che si attende il bagno di folla già da questa mattina. Vasco è un leader, la star amica che tutti vogliono vivere fuori e dentro il palco. Già, il palco, il mastodontico protagonista di uno spettacolo da mille una notte, 90 metri di larghezza e 26 di profondità, per il quale allo stadio i lavori sono iniziati già nel fine settimana. Facendo un giro da quelle parti ieri il via vai dei camion e delle maestranze è stato intenso, reso ancora più trafficato, tra l’altro, dal concerto al PalaOlimpico dei Pinguini Tattici Nucleari che ha registrato il tutto esaurito. Tanto per dare qualche numero, la produzione prevede 30 bilici e 18 bilici di ferro per le strutture per un totale di oltre 50 bilici; due gru da 80 tonnellate con sbraccio da 50 metri per tirare su le strutture e oltre 500 facchini distribuiti in 9 giorni di lavoro. Ma in fondo è ovvio: si tratta di Vasco.
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