l'editoriale
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16 Giugno 2021 - 08:01
Resettare tutto e ripartire con grande umiltà. Stasera l’Italia di Roberto Mancini affronterà la Svizzera per la seconda giornata del Girone A. In caso di vittoria all’Olimpico sarebbe matematico il passaggio del turno e il primo posto del girone. «Si gioca un Europeo, serve gioia, allegria, dobbiamo essere felici di fare quel che facevamo da bambini - ha detto Mancini -. Più felici di così non possiamo essere, dobbiamo far felici i tifosi. «La Svizzera - ha detto il ct alla vigilia - è una Nazionale che storicamente ci ha messo sempre in difficoltà, con un allenatore che conosce benissimo il calcio italiano: c’è un motivo se da anni è stabilmente tra le prime 15 posizioni del Ranking Fifa… Dovremo fare una partita quasi perfetta per centrare il risultato pieno».
«Una Nazionale che merita assoluto rispetto e che ha un’identità di gioco ben precisa. Soprattutto in avanti può contare su giocatori che possono decidere la sfida in qualsiasi momento», ha detto il vice-capitano azzurro Leonardo Bonucci. «Non vediamo l’ora - ha sottolineato il difensore della Nazionale -di scendere in campo. Faccio parte di un gruppo fantastico e questa è una squadra coesa, dove tutti remano dalla stessa parte: i risultati che ne sono venuti fuori sono una conseguenza di questo grande affiatamento. Più volte, dopo il successo sulla Turchia, ci siamo ripetuti che l’umiltà è il segreto per effettuare delle grandi prestazioni. Sono sicuro che questa squadra sarà capace di resettare quanto di buono fatto all’esordio e di ripartire. E sono sicuro che farà così fino alla fine dell’Europeo».
Intanto gli azzurri si presentano con dei numeri importanti. Contro la Turchia sono arrivati il ventottesimo risultato utile consecutivo e la nona vittoria di fila : numeri straordinari e una striscia che Mancini - nel mirino c’è il record di Vittorio Pozzo - vuole continuare ad allungare: «La nostra - ha commentato il commissario tecnico - è una squadra fatta da tutti titolari. Se ci sarà qualche cambiamento e qualche nuovo innesto rispetto alla sfida di venerdì, non cambierà certamente la qualità in campo. Un calciatore al posto di un altro non modificherà il nostro modo di giocare e di approcciarsi all’incontro. Verratti sta lavorando bene e sono tre giorni che si allena in gruppo: valuteremo se verrà con noi in panchina. Shaqiri? L’ho allenato all’Inter e posso solo confermare che sia una delle mezze punte più forti in tutta Europa».
«Se siamo favoriti? Se lo dicono i bookmakers inglesi - ha concluso il ct Mancini con una battuta - lo accettiamo perché lo azzeccano, ma il campionato è ancora lungo». A Wembley mancano ancora sei partite, diceva Mancini dopo la Turchia. Avanti la prossima.
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