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Italia senza medaglie, Michela Moioli stecca: «Ora mi lecco le ferite»

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L’aveva sognata diversa la sua Olimpiade, Michela Moioli. La portabandiera azzurra voleva replicare l’oro nello snowboardcross femminile vinto quattro anni fa in Corea. Tutto perfetto fino alla semifinale: miglior tempo nelle qualificazioni, un quarto da sogni ma poi la foga per contrastare due mostri sacri come lei, Lindsey Jacobellis e Chloe Trespeuch che poi hanno vinto l’oro e l’argento. Lei invece ha commesso un errore, è stata relegata alla finale per il quinto posto e lì è pure caduta rovinosamente facendosi male a una caviglia. Errori suoi, lo ha riconosciuto con onestà: «Ho sbagliato in semifinale e nella finalina probabilmente dovevo prendere una legnata. Doveva andare così. Adesso la caviglia fa male, ma sono arrivata con le mie gambe quindi adesso devo recuperare e vado a leccarmi le ferite». Già perché sabato tornerà in gara nella gara a squadre miste (un uomo e una donna) e può puntare al podio. Uno dei primi messaggi di incoraggiamento, ça va sans dire, le è arrivato proprio da Sofia Goggia via social: «Sorella d’Italia, ti voglio bene. E ti abbraccio tanto… e più forte di prima. Che tu vinca o che tu perda, l’Italia è sempre con te». Poi ha fatto il punto sulla sua condizione, che non è quella sperata anche se non si faceva illusioni: «Sto sciacchiando, non mi espongo tanto. Però dai, pian piano». Ma intervistata da “La Gazzetta dello Sport” ha svelato di aver pianto a lungo ieri mattina, perché la gamba infortunata è lontana dalla sua condizione ottimale. Al momento il suo no al superg in programma domani è l’opzione più probabile. E così in Cina è arrivata la prima giornata senza medaglie per l’Italia. Nessuno si faceva illusioni nello slalom donne e infatti è andata così: oro a Petra Vhlova, inforcata della Shiffrin e uscita di Federica Brignone che era comunque ventesima dopo la prima manche. La migliore azzurra è stata Anita Gulli, al debutto olimpico: la torinese del Lancia, oggi nell’Esercito, ha chiuso ventinovesima a quasi 5 secondi ma è felice. «Nella prima manche l’emozione si è fatta sentire, la seconda ero più tranquilla. Mi son divertita anche se con qualche errore: una bella esperienza». Come per l’altro torinese, Lorenzo Gennero, che ha chiuso al diciannovesimo posto nell’halfpipe dello snowboard.
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