Che si tratti di una casualità - di una frase sentita in un video per caso, seppure il video sia vecchio di quattro anni - o di una mossa “strategica” e pianificata, nessuno potrà mai dirlo. Ma ieri, al palazzo di giustizia di Torino, e tra gli amanti del calcio, non si parlava d’altro. Al centro della bufera che sta infiammando la polemica sull’inchiesta sui presunti falsi in bilancio della Juve, c’è uno dei tre pm che per due anni hanno lavorato sui conti della società. Ciro Santoriello, magistrato della Dda, esperto di reati economici, stimatissimo anche dalle difese perché considerato «un garantista, oltre che un professionista». A Santoriello, nato a Latina, noto per la sua battuta pronta, a margine di un convegno che si era svolto nel 2019, era scappata una frase: «Sì lo ammetto, sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come tifoso seguo il Napoli, come pubblico ministero sono anti-juventino, ossia contro i ladrocini in campo». Era una frase pronunciata con ironia, e proprio nel periodo in cui Santoriello aveva appena archiviato un’altra indagine su presunti falsi in bilancio della Juve (avviata dall’esposto dell’ex presidente del Bologna, Giuseppe Gazzoni Frascara). Ma da ieri, quella dichiarazione e quel video, seppure datati, sono diventati virali sui social. E non solo. Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha scritto su Twitter: «Ho visto, ascoltato e segnalato, nel rispetto dei ruoli, per le opportune verifiche e valutazioni. Per ora penso sia corretto che mi fermi qui». C’è chi ipotizza che il ministro possa dialogare con il collega di governo con la delega alla Giustizia, per mandare gli ispettori in procura a Torino. Una mossa che, anche se venisse fatta, non cambierebbe l’iter del processo che inizierà il 27 marzo: Santoriello non è un giudice, ma un pm. Dunque, nessun avvocato difensore può chiedere che venga «ricusato». Ma poi, perché la difesa Juve dovrebbe farlo? Sono in molti a pensare che, se mai un giorno Santoriello decidesse di fare un passo indietro - rimettendo le deleghe (azione che dovrebbe comunque essere avallata dalla capa della procura, Anna Maria Loreto), per gli imputati sarebbe peggio: perché Santoriello, dei tre pm che rappresentano l’accusa (gli altri sono Mario Bendoni e l’aggiunto Marco Gianoglio) è considerato il più «garantista», secondo l’ottica dei legali torinesi. E lo dimostrerebbe il fatto che in passato, il magistrato, dopo avere ricevuto l’esposto contro la Juve da Gazzoni Frascara, aveva scelto di archiviare il caso, perché non c’erano elementi sufficienti per contestare reati ai bianconeri. Una mossa considerata giusta ed equilibrata dagli stessi juventini. Non solo. Tra gli avvocati, c’è chi ricorda: «Non ci fa paura l’ironia esplicitata, consideriamo peggio chi sta zitto e medita colpi bassi». A difendere apertamente il magistrato napoletano, è Luigi Chiappero, che afferma: «Ciro Santoriello è certamente un tifoso napoletano ma non ha mai confuso il calcio con il diritto. Tanto che fu proprio lui a chiedere l’archiviazione sui bilanci della Juve in passato». Chiappero difende il pm, sottolinea, non come «legale Juve», ma come persona e avvocato. Anche Tiziana Sorriento, che assiste gli azionisti Juve per il Codacons, difende il pm: «Ha detto quelle frasi molti anni fa, è un video in cui chiaramente traspare un tono ironico e rilassato, non condivido le polemiche». E c’è anche chi, come il tg di Mediaset “Striscia la Notizia”, nella bufera risponde con la satira: ieri pomeriggio un Tapiro d’Oro gigante è stato avvistato davanti alla Procura. IL VIDEO:
"ODIO la Juventus" dice il PM che ha chiesto il rinvio a giudizio dei suoi dirigenti. Che cosa dobbiamo dire ancora? pic.twitter.com/zl0JJ7vM52
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