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SIGNORA NELLA BUFERA
19 Aprile 2023 - 07:00
Oggi a Roma il ricorso sul -15 punti in classifica della Juventus
Il giorno del giudizio è arrivato. Oggi pomeriggio, infatti, a novanta giorni dalla sentenza shock - correva il 20 gennaio scorso - che decretò il -15 punti di penalizzazione in classifica per la Juventus di Massimiliano Allegri, si discuterà il ricorso presentato dalla società bianconera e dai soggetti deferiti in quell’ambito (Agnelli e Paratici in primis) davanti al Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni. Era stata la corte Federale d’appello a infliggere la pesantissima penalizzazione - per giunta a campionato in corso - ai bianconeri. La stessa Corte federale d’appello che, pochi mesi prima, aveva invece prosciolto la Juventus, così come gli altri club coinvolti nell’indagine-plusvalenze. Idem aveva fatto il Tribunale federale: tutti prosciolti, e ai tempi c’era anche il Napoli (affare Osimhen) nel calderone. Il motivo per cui la Cfa (Corte federale d’appello) era tornata sui propri passi - e aveva deciso di “riconsiderare” la questione e condannare Juventus&C - sta nella richiesta di revocazione avanzata dal procuratore Chiné, il quale aveva qualificato come “fatti nuovi” gli atti di indagine che gli aveva trasmesso la Procura di Torino, atti riguardanti la cosiddetta inchiesta “Prisma”.
L'attuale presidente della Juventus Gianluca Ferrero
Fischio di inizio
Appuntamento alle ore 14:30 per l’inizio del dibattimento, che durerà verosimilmente dalle due alle tre ore. Dopodiché si riunirà la camera di consiglio per decretare il verdetto. Un verdetto che potrebbe anche non arrivare al termine di questa giornata e slittare nei prossimi giorni. Sono diversi gli scenari che potrebbero verificarsi: dalla conferma della penalizzazione, alla cancellazione fino al rinvio per una rimodulazione (di fatto, una diminuzione) della sanzione. Vista la delicatezza del tema, il Collegio di Garanzia deciderà a Sezioni Unite. Insieme con la presidente Gabrielle Palmieri Sandulli, ci saranno i presidenti delle sezioni Vito Branca, Attilio Zimatore, Massimo Zaccheo e Dante Alessio. Il ricorso della Juventus è stato firmato da Angelo Clarizia. La Figc non si è costituita e l’accusa sarà sostenuta non dal procuratore federale Giuseppe Chinè, ma dal prefetto Ugo Taucer, capo della Procura Generale dello Sport.
La linea difensiva
La Juventus ha presentato un ricorso di cento pagine articolato in 9 punti che prova a sradicare le motivazioni della Corte d’Appello. La difesa dei legali bianconeri si concentrerà sulla “violazione delle norme di diritto”. In sostanza la Juventus dice che: «non si poteva riaprire il processo dopo la doppia archiviazione di un anno fa; le contestazioni per cui siamo stati condannati sono diverse da quelle contenute nel deferimento originario; quindi, non abbiamo potuto difenderci, passando dalle 15 operazioni incriminate all’esistenza di un “sistema fraudolento”, più precisamente non è stato possibile “alcun contraddittorio della difesa dei deferiti”; le “lettere Covisoc” costituivano di fatto l’inizio dell’azione disciplinare e la mancata acquisizione (poi imposta dal Tar) è una “violazione del diritto di difesa”». Infine, il -15 non è proporzionato e soprattutto i giudici di appello federali non hanno motivato come ci si è arrivati. E proprio la mancanza di motivazione potrebbe essere il “grimaldello” a cui i legali bianconeri si appiglieranno per fare annullare la penalizzazione del -15 in classifica. Per la Juve sarà la partita più importante ma non sarà l’unica. Nei giorni scorsi, infatti, sempre la procura federale ha notificato alla società bianconera la chiusura indagini per quel che riguarda il cosiddetto filone della “manovra stipendi”. Nel mirino anche i rapporti con gli altri club “amici” e con i procuratori. L’accusa, in tutti i tre i casi, è quella di slealtà sportiva (articolo 4, comma 1), la stessa per cui è stata penalizzata di 15 punti per il “caso plusvalenze”.
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