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La "maledizione" di Sanabria
Si ferma a un passo dal record

Juric sta pensando a Pellegri per sostituirlo

La "maledizione" di SanabriaSi ferma a un passo dal record

Sanabria ha eguagliato il record di gol segnati in una sola stagione, undici

Al Filadelfia non si può mai star tranquilli, l’ultima tegola si è abbattuta su Antonio Sanabria. «Aveva un problemino con l’adduttore, mi sembrava si gestisse un po’: speriamo di recuperarlo per le ultime tre gare» dichiarava Ivan Juric dopo il successo al Bentegodi contro l’Hellas Verona, parole che lasciavano trasparire un discreto ottimismo. Gli esiti degli esami strumentali, invece, hanno detto il contrario: «È stato sottoposto in data odierna (ieri, ndr) ad accertamenti strumentali che hanno evidenziato una lesione focale del lungo adduttore sinistro» la batosta pubblicata dal club di via Arcivescovado nel primo pomeriggio, subito dopo l’allenamento mattutino al Filadelfia.

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Già nel quartier generale si era percepito qualche segnale di preoccupazione, anche perché il paraguayano non si è proprio visto. Poi gli esami verità, con i tempi di recupero da valutare giorno per giorno: non si può escludere che la stagione di Sanabria sia già finita, anche se resta qualche speranza per l’ultima giornata contro l’Inter e una piccolissima fiammella già per lo Spezia tra una decina di giorni. Di certo il bomber granata non ci sarà contro la Fiorentina, Pietro Pellegri è il grande favorito per sostituirlo nel ruolo di prima punta. Il classe 2001 non comincia una partita dal primo minuto addirittura dallo scorso 6 novembre, quando a Bologna si fece male dopo pochissimi secondi a causa di una storta. Poi è cominciato il suo calvario, con un infortunio muscolare che non gli ha dato pace fino alla seconda metà di marzo. Nelle ultime settimane, però, è riuscito a ritrovare un po’ di confidenza con il campo grazie i gettoni messi insieme tra Atalanta, Sampdoria e Verona con tanto di rete (e rissa finale) nella Marassi blucerchiata.

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Ora per Pellegri può aprirsi un nuovo capitolo della sua carriera, con il ragazzo che vuole tornare ai livelli degli ultimi mesi prima del Mondiale, quando conquistò un posto da titolare e realizzò anche un gran gol a Udine per espugnare la Dacia Arena. Dovrà guardarsi dalla candidatura di Seck, in particolar modo per la sfida di domenica: già all’andata, infatti, la mossa di lanciare il senegalese come prima punta si rivelò azzeccata e lui mandò in apprensione tutta la difesa della Fiorentina. Pellegri, però, è in netto vantaggio e ha la carica giusta per poter provare a trascinare il Toro nello scontro diretto, e probabilmente decisivo, per l’ottavo posto.

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