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Juve, oggi processo-bis
per il caso plusvalenze
Cosa rischia la Signora

A Roma davanti alla Corte Federale d'Appello per rimodulare la penalizzazione

Juve, oggi processo-bisper il caso plusvalenzeCosa rischia la Signora

Il giorno del giudizio è arrivato. Lunedì decisamente impegnativo in casa Juventus. Una giornata dalla partita doppia con risultati decisamente incerti sia in campo - stasera va in scena al “Castellani” il posticipo contro l’Empoli (leggi a pagina 26) - sia nelle aule dei tribunali della giustizia sportiva. Il Collegio di Garanzia nelle settimane scorse ha rimandato tutto indietro alla Corte d’Appello Federale: «per rimodulare la penalizzazione (magari con uno sconto, ndr)». Possibilmente motivandola più approfonditamente rispetto quanto fatto la prima volta, il 20 gennaio scorso, quando fu assegnato -15 punti di penalizzazione per la questione “plusvalenze”. L’udienza - a porte chiuse in remoto - è stata convocata questa mattina alle 10 dalla presidente della Corte Federale d’Appello Ida Raiola. Il processo-bis dovrà ricalcolare la penalizzazione in base alla sentenza del Collegio di Garanzia del Coni che lo scorso 20 aprile ha confermato le inibizioni per slealtà sportiva dei massimi dirigenti e chiesto di rivalutare l’operato del Consiglio di amministrazione. Passare dal -15 al - 9, però, non escluderebbe automaticamente la Juventus dalle competizioni europee. Anzi, con 9 punti ancora a disposizione e lo scontro diretto con il Milan in programma la prossima domenica tutto rimarrebbe ancora aperto. A questo punto però verrebbe meno la prevista “afflitività” della pena: per questo non è detto che il procuratore federale Chinè non chieda oggi una pena più severa che possa tenere fuori definitivamente i bianconeri dalle competizioni europee. Siamo davanti a uno scenario complesso che potrebbe regalare dei colpi di scena.

La Juventus, dal canto suo, proverà a dimostrare come i sei consiglieri di amministrazione - Vellano, Grazioli-Venieri, Garimberti, Hughes, Marilungo e Roncaglio - più il vice-presidente Pavel Nedved non fossero a conoscenza dell’operato di Agnelli, Arrivabene, Cherubini e Paratici. Così facendo verrebbe chiesto giusta proporzionalità della penalizzazione con relativo sconto. I difensori bianconeri punterebbero, inoltre, a dimostrare come la cosiddetta “afflitività” c’è già dal punto di vista economico, visto che perdere il 2° posto in classifica sarebbe un danno. Il pool di legali potrebbe chidere anche che la penalizzazione venga inflitta nel prossimo campionato, questo modo - Uefa permettendo - le competizioni europee sarebbero salve. Il verdetto della Corte Federale d’Appello potrebbe arrivare prima della partita o addirittura mentre la Juventus di Allegri sarà impegnata in campo contro l’Empoli. I bianconeri, a quel punto, potrebbero di nuovo rivolgersi al Collegio di Garanzia del Coni. Nel frattempo, però, ci sarebbe da difendersi nel processo sulla cosiddetta manovra stipendi dove la Juventus potrebbe chiedere di patteggiare. Le partite sono aperte. Per la Juve sarà una lunga estate calda.

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