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MATRIMONIO FORZATO
03 Giugno 2023 - 06:30
Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus
Solo due estati fa Massimiliano Allegri era stato richiamato a Torino a furor di popolo. Dopo le stagioni targate Sarri e Pirlo la Juventus cercava stabilità, per questo la scelta era ricaduta di nuovo sul tecnico livornese, voluto fortemente dall’amico Andrea Agnelli. Se prima però c’erano le vittorie e i trofei alzati al cielo a dare forza all’allenatore toscano, da due anni a questa parte non sono rimasti neanche quelli. La filosofia tanto sbandiera del “corto muso” non è bastata alla Vecchia Signora per tornare a gioire neanche quest’anno, nonostante le tante vicissitudini extra-campo. Prendersi o lasciarsi: questo rimane l’interrogativo tra il club e Allegri. La sensazione però è che i due sposi continueranno un matrimonio che all’esterno sembra sempre più forzato: questione di opportunità.
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In caso di divorzio, infatti, la società del presidente Ferrero dovrebbe comunque corrispondere ad Allegri e al suo staff la cifra “monstre” di 46 milioni di euro lordi, non proprio bruscolini per i tempi che corrono, tenuto conto soprattuto del fatto che la Juventus non parteciperà alla prossima Champions League, in pratica il bancomat da cui attingere risorse fresche. In caso di divorzio, però, il nome più in auge resta quello di Igor Tudor. Ieri, dopo essersi liberato dall’Olimpique Marsiglia, ha preso la parola l’agente del tecnico croato: «Come per i giocatori - ha detto Bicanic a Sportititalia -, noi croati abbiamo ottimi allenatori. Veniamo da un piccolo paese, ma abbiamo un grande cuore e uno spirito guerriero. Non possiamo spiegare esattamente perché è così, ma otteniamo risultati dal nulla. Igor Tudor possiede questo spirito e sono sicuro che farà un ottimo lavoro qualora dovesse andare alla Juve. Ha giocato lì, la Juve è casa sua. Non preoccupatevi per i croati, dateci solo una possibilità».
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